Nuove informazioni da inviare al Fisco in relazione ai contratti di locazione breve.

L’anno della locazione e i dati catastali dell’appartamento affittato sono i nuovi elementi che dovranno essere inseriti nelle comunicazioni relative ai contratti di locazione breve firmati con l’intervento di intermediari immobiliari o di coloro che gestiscono portali telematici, tipo AIRBNB.

Ecco le novità approvate ieri dall’Agenzia delle entrate con apposito provvedimento.

Le locazioni brevi

Le locazioni brevi ossia le locazioni della durata non superiore a 30 giorni, sono disciplinate dall’art.

4 del D.L. 50/2017. Si tratta di locazioni che possono essere caratterizzate anche dalla fornitura di servizi quali oltre alla messa a disposizione dell’immobile: la fornitura della biancheria, la pulizia dei locali, le utenze, wi-fi, aria condizionata.

Anche per le locazioni brevi è possibile applicare la tassazione della cedolare secca.

I contratti di locazione breve sono contratti di locazione di immobili ad uso abitativo:

  • stipulati tra persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa;
  • che hanno ad oggetto immobili abitativi situati in Italia o singole stanze;
  • con durata non superiore a 30 giorni.

Dunque, la locazione deve riguardare unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa A10 – uffici o studi privati) e le relative pertinenze (box, posti auto, cantine, soffitte, ecc.

Gli adempimenti per gli intermediari immobiliari e i portali telematici

I contratti di locazione breve possono essere conclusi direttamente da colui che detiene l’immobile, proprietario, comodatario o sublocatore oppure tramite l’intervento di un intermediario immobiliare. Anche on line.

Le agenzie immobiliari e i gestori dei portali telematici che si occupano di mettere in contatto chi cerca un’abitazione per un periodo limitato e chi ha una casa da affittare con le stesse modalità, devono comunicare all’Agenzia delle entrate i dati relativi ai contratti di locazione breve stipulati con il loro intervento.

Gli intermediari che incassano i canoni o i corrispettivi oppure intervengono nel pagamento operano, in qualità di sostituti d’imposta, la ritenuta del 21% sull’ammontare dei canoni e corrispettivi assolvono tale obbligo di comunicazione tramite la Certificazione unica.

Gli altri sono tenuti a effettuare la comunicazione al Fisco. Utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di stipula del contratto secondo le regole stabilite dal provvedimento del 12 luglio 2017.

La comunicazione al Fisco. Nuove informazioni da inviare

Proprio su tale ultimo provvedimento, è intervenuta l’Agenzia delle entrate con un nuovo provvedimento.

L’Agenzia delle entrate richiede ora l’invio di informazioni aggiuntive.

Nello specifico, gli intermediari sono tenuti ad inviare: l’anno della locazione e i dati catastali dell’appartamento affittato. Questi  sono i nuovi dati che dovranno essere inseriti nelle comunicazioni relative ai contratti di locazione breve sottoscritti con l’intervento di intermediari immobiliari o di coloro che gestiscono portali telematici.

Anche nella certificazione unica 2022 sono richiesti per la prima volta i dati castastali degli immobili affittati.

Per quanto riguarda l’indicazione dei dati catastali, l’adempimento è obbligatorio a decorrere dai contratti stipulati nel 2023.