Per il bonus nido, quali domande dei genitori saranno accolte con riserva? Perché una sentenza del tribunale di Milano ha cambiato radicalmente i requisiti di accesso alla misura.

In un primo momento esclusi, infatti, i potenziali beneficiari del bonus nido possono essere anche i genitori stranieri. Quelli che, da un lato residenti in Italia, dall’altro non sono il possesso del permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo.

Per questi cittadini, di conseguenza, le domande saranno accolte con riserva. Aspettando che, da parte degli organi giudiziari competenti in materia, arrivino poi le decisioni definitive.

Bonus nido, quali domande saranno accolte con riserva?

Sul bonus nido il tribunale di Milano, nello scorso mese di novembre del 2020, ha bocciato i contenuti del decreto attuativo della misura rappresentata dal contributo per il pagamento delle rette. Precisamente, proprio la parte che tagliava fuori dal contributo tutti i cittadini stranieri. Quelli con bambini che, pur essendo residenti in Italia, non sono in possesso del permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo come sopra accennato.

Già nelle scorse settimane l’INPS si è adeguata alla sentenza del tribunale di Milano. Aprendo l’accesso al bonus nido. Proprio a tutti coloro che, pur avendo presentato la domanda per accesso al contributo, erano stati tagliati fuori. Nello specifico, esclusi da una norma che il giudice ha ritenuto essere discriminatoria.

Proprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, prima di adeguarsi alla sentenza del tribunale di Milano, si era comunque opposto presentando un ricorso. Ma questo poi è stato respinto, nello scorso mese di giugno del 2021, dalla Corte d’appello.

A quanto ammonta il contributo per l’asilo nido ed anche per assistenza domiciliare

L’importo riconosciuto con il bonus nido varia in ragione della condizione economica della famiglia. Ovverosia, in base all’indicatore ISEE in corso di validità. Con il massimo erogabile a famiglia che è pari a 3.000 euro l’anno al fine di pagare per i figli piccoli la retta dell’asilo nido.

Inoltre, fino ai 3 anni, il contributo copre pure le spese per l’assistenza domiciliare nel caso in cui il bambino sia affetto da gravi malattie croniche.