Che cosa cambierà effettivamente con la liquidazione TFR e il suo inserimento in busta paga, così come previsto dalla proposta del governo Renzi per i lavoratori privati? Quali realistiche previsioni si possono fare per lo stipendio?

Tfr anticipato, quanto avremo in più in busta paga?

Secondo i dati della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro in busta paga finirebbero 40 euro in più in media media se per il 50% degli importi, 82 euro aggiuntive invece se l’operazione ”anticipo” si applica al 100% del trattamento.

E’ bene analizzare la portata della riforma posto che coinvolgerebbe potenzialmente circa 12 milioni di lavoratori.

Liquidazione Tfr, come funziona ora

Attualmente ogni anno vengono destinati circa 6 miliardi per il Tfr. Altri 6 miliardi sono distribuiti al Fondo Tesoreria Inps mentre i restanti 10 miliardi rimangono in azienda. Da normativa attuale il Tfr viene corrisposto tradizionalmente al termine del rapporto anche se può essere in parte anticipato mentre il rapporto è ancora in essere. Nel primo caso il Tfr gode di un’agevolazione fiscale sulla tassazione che va dal 23 al 25% della somma percepita; nel secondo caso invece è del tutto esente da tassazione non concorrendo ad alimentare il trattamento pensionistico del lavoratore.

Liquidazione Tfr in busta paga, cosa cambia dal punto di vista giuridico e fiscale

In passato i giudici erano già stati chiamati ad esprimersi sulla natura del Tfr in busta paga confermando che la retribuzione diventava così ordinaria e non più speciale.    Questo comporta a livello giuridico l’obbligo per le imprese di pagare i contributi corrispettivi e per i lavoratori di versare le imposte con un tasso ordinario e non più agevolato. Per mantenere l’agevolazione fiscale di cui sopra quindi occorre incrementare l’importo mensile di circa 5 euro