Ci siamo quasi: dal 6 marzo 2019 sarà possibile fare domanda per il reddito di cittadinanza. Soprattutto in corrispondenza del debutto della misura ci si aspetta un boom. Anzi sono già molte le persone che, ritenendo di avere i requisiti per il reddito di cittadinanza, si stanno preparando a raccogliere i documenti in modo da fare subito domanda. Il rischio è quello di collasso del sistema con ritardo nelle erogazioni del sussidio. Stanno quindi cercando di organizzarsi anche gli enti chiamati ad intervenire nel processo di richiesta ed erogazione del rdc.

Più volte abbiamo riportato le preoccupazioni dei centri per l’impiego.

Carta rdc: ritiro alle Poste in ordine alfabetico

Ma anche negli uffici postali si respira preoccupazione sulla procedura e le tempistiche di accoglimento domanda ed erogazione della carta del reddito di cittadinanza. Per questo motivo Poste Italiane ha deciso di dare un ordine alla presentazione delle richieste. In alcuni uffici postali compare un cartello che comunica ai clienti che le domande per il rdc saranno accolte in ordine analfabetico. Nell’annuncio si riportano le date in cui sarà possibile presentarsi allo sportello per il reddito di cittadinanza in funzione della lettera iniziale del proprio cognome. L’annuncio è un consiglio: ma quanti lo rispetteranno per evitare la calca? Servirebbe buon senso.

Nei mesi successivi, quando le richieste totali scenderanno dopo il boom iniziale, le domande per il reddito di cittadinanza potranno essere presentate sempre senza alcun ordine particolare (fatta eccezione dei primi cinque giorni di ogni mese che sono dedicati ai pagamenti delle pensioni). Per ogni ufficio postale ci saranno uno o due sportelli dedicati: in questa prima fase sono circa 20 mila i dipendenti che si stanno formando. Ricordiamo infine che questa non è l’unica strada: in alternativa l’istanza potrà essere inoltrata online tramite il sito ufficiale (inserendo lo Spid) o mediante intermediazione dei centri di assistenza fiscale.

Il contributo erogato in aprile potrà essere richiesto entro il 31 marzo. Toccherà poi all’Inps la verifica dei requisiti e la segnalazione dell’ufficio postale in cui il beneficiario potrà ritirare la carta prepagata personale, che sarà caricata ogni mese con un massimo di 780,00 euro.

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