Dopo la laurea ha senso restare in Italia o conviene sempre andare all’estero per trovare un’occupazione in linea con la propria preparazione universitaria? Quanto guadagna un neolaureato in Italia e all’estero nel 2017? In entrambi i casi la risposta dipende dal tipo di laurea.

Lavoro neolaureati in Italia: si inizia a guadagnare di più?

Partiamo da un dato positivo e, per certi versi, incoraggiante: la retribuzione media dei neolaureati in Italia è salita del 4%. A ben vedere però se facciamo un paragone con l’estero la tendenza è comune ad altri Paesi: in Inghilterra l’aumento è stato dell’1%, in Francia del 2% mentre in Germania addirittura del 5%.

Restano stabili i salari dei neolaureati in Spagna.

Ma aldilà degli aumenti in percentuale, che forse sono poco indicativi per molti studenti che stanno per laurearsi: quanto si guadagna effettivamente da neolaureato in Italia e all’estero? Lo scarto più evidente è con la Germania (46.000 €) e con la Francia (35.000 €) mentre in Italia lo stipendio medio di chi è da poco uscito dall’Università si aggira tra i 27 e i 28 mila euro.

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Lavoro post laurea: con quali facoltà si guadagna di più?

La differenza di stipendi medi ovviamente non è solo tra laureati e diplomati ma anche tra i diversi titoli di studio.

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In Italia, secondo le stime 2017, chi ha una laurea triennale guadagna annualmente 26.884€; chi ha un titolo magistrale guadagna 27.896€ mentre chi ha conseguito anche un master guadagna 28.741€. Certo, visti i sacrifici per portare a termine il percorso di studi, non sono cifre altissime quindi, se ottimismo deve essere, si tratta comunque di un ottimismo composto. E va detto anche che meno confortanti sono invece i dati sulla disoccupazione giovanile, motivo che spinge ancora molti neolaureati (e non solo) a partire per cercare lavoro all’estero.

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