Buongiorno Sig.ra Angelina Tortora, ho letto il tuo interessantissimo articolo sul tuo sito. Non è che potresti dare una mano anche a me? Grazie veramente.

Vorrei spiegarle la mia situazione e chiederle delle informazioni per sapere come comportarmi. Da 13 anni lavoro 8 ore al giorno assunta a tempo indeterminato, in una ditta di 14 dipendenti, in qualità di impiegata amministrativa. Giorni fa, a seguito di una oggettiva riduzione del fatturato, mi è stato comunicato che sarò passata a part time a 4 ore al giorno dal mese di ….

Nel frattempo, mi hanno detto di cominciare immediatamente con 4 ore di lavoro, mentre le altre 4 ore non lavorative, mi sarebbero state scontate dal monte ore di 2 mesi e quindici giorni di ferie non godute, da me accumulate in questi anni a causa di richieste di lavorare anche in periodi feriali.

Preciso in questi 13 anni, nella ditta sono stati assunti altri dipendenti, che hanno quindi un’anzianità inferiore alla mia ed inoltre continua a lavorarci a 8 ore, anche una persona ormai in pensione. Nel frattempo, viene comunicato tramite avviso che dal 20 maggio, partirà la cassa integrazione. Anche se a tutt’oggi nessuno è ancora stato a casa.

Mi hanno anche comunicato che a seguito di parziale automatizzazione, le mie competenze lavorative, saranno effettuate da un’altra persona. Non c’è stata alcuna comunicazione scritta, né documento firmato. Ed ecco le domande.

Trasformazione del contratto di lavoro da full time a part time

1-     sono obbligata ad accettare il passaggio dal tempo pieno al part time di 4 ore?

Nel diritto del lavoro è possibile il passaggio da full time a part time, ma bisogna stipulare un contratto tra il datore di lavoro e il lavoratore.

La conversione unilaterale, come nel suo caso, è contrario alla normativa vigente. Inoltre, anche se il lavoratore si rifiuta, questo non costituisce motivo di licenziamento per giusta causa.

Ci tengo a precisare che bisogna verificare sempre gli accordi sindacali instaurati con il datore di lavoro. Quindi, se c’è un sindacato che interviene tra datore di lavoro e dipendente, le consiglio di chiedere anche a loro spiegazioni di questa imposizione. Comunque, per il passaggio ci vuole anche il suo assenso.

Ferie passaggio da full time e part time

2-     sono obbligata ad accettare di scontare fino a o il monte ore delle mie ferie a 4 ore al giorno anziché chiederne il pagamento, o perlomeno poterne godere interamente su 8 ore? (In questo modo mi trovo costretta ad usare le ferie accumulate, non potendo usufruirne liberamente, in quanto per 4 ore deve sempre essere a disposizione dell’azienda).

Le ferie non possono essere monetizzate tranne nel caso in cui si cessa il rapporto di lavoro. In tutti gli altri casi sono irrinunciabili.

Le ferie sono gestite in giorni e nel passaggio da full time a part time restano da godersi a giorni. Quindi, se nel contratto full time sono stati maturati 5 giorni di ferie, nel part time dovranno essere goduti 5 giorni di ferie. La normativa non prevede “equivalenza oraria” delle ferie.

La richiesta del datore di lavoro non mi sembra coerente.

Licenziamento e anzianità

3-      in prospettiva di eventuali licenziamenti, è giusto che licenzino me per prima?

In riferimento ai licenziamenti collettivi, la legge impone una trattativa con i sindacati per stabilire un piano di licenziamento in base a diversi criteri: anzianità di servizio; esigenze organizzative e produttive; i carichi di famiglia.

Quindi, il licenziamento non è un dato scontato, dipende da molti fattori.

I punti 4 o 5 richiesti non sono stati elaborati in quanto l’argomento è vasto e si basa tutto su supposizioni.