Tra il lavoro ed il reddito di cittadinanza bisogna fare molta attenzione ad una cosa. Ovverosia che non tutte le entrate fanno perdere lo status di disoccupato. E quindi l’erogazione e quindi il pagamento del sussidio può essere mantenuto senza violare le regole.

Per il lavoro e per il reddito di cittadinanza, infatti, con il passaggio dal 2021 al 2022 è scattato l’aggiornamento delle soglie di reddito. Quelle che sono compatibili con il mantenimento dello status di disoccupato. E questo, tra l’altro, in forza ad un’apposita Circolare.

Che è stata emanata dal Ministero del Lavoro. Vediamo allora, nel dettaglio, quali sono le nuove soglie.

Lavoro e reddito di cittadinanza. Non tutte le entrate fanno perdere lo status di disoccupato

Nel dettaglio, tra lavoro e reddito di cittadinanza, la nuova soglia di reddito nel 2022 per il lavoro autonomo, compatibile con lo status di disoccupato, sale da 4.800 euro a 5.500 euro. Mentre per il reddito da lavoro dipendente, includendo pure quello intermittente, le entrate che non fanno perdere lo status di disoccupato devono rispettare la soglia dei 8.174 euro.

Mentre nel 2021 la soglia da non superare per il reddito da lavoro dipendente era posizionata a 8.145 euro. Questo significa che, tra la compatibilità tra reddito da lavoro e reddito di cittadinanza, per l’esonero dai percorsi per l’occupazione occorre rispettare le nuove soglie valide per il 2022.

Quali sono gli altri requisiti per l’esonero dai percorsi di ricollocazione

Tra lavoro e reddito di cittadinanza, inoltre, per l’esonero dai percorsi di ricollocazione non basta rispettare le soglie sopra indicate. Ma occorre pure rispettare le soglie sulle ore di lavoro settimanale. Che devono essere superiori a 20 ore considerando il solo tempo impiegato nell’attività lavorativa. Aggiungendo invece il tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro, il numero di ore settimanali deve essere superiore a 25.