Viene considerato  lavoro autonomo occasionale chi si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione né potere di coordinamento da parte del committente e in via del tutto occasionale.
A tal fine, è necessario che ci sia completa autonomia circa i tempi e le modalità di esecuzione del lavoro, manchi il requisito della continuità e non ci sia alcun inserimento funzionale del lavoratore nell’organizzazione aziendale.

Caratteristiche del lavoro autonomo occasionale

L’attività di lavoro autonomo affinché possa rientrare tra quelle di tipo occasionale è necessario che rispetti alcuni limiti qualitativi legati alla prestazione svolta, che di seguito riepiloghiamo:

  • mancanza di continuità e abitualità della prestazione di lavoro autonomo;
  • mancanza di coordinamento della prestazione. Affinché vi sia coordinamento occorre che l’attività sia svolta all’interno dell’azienda o nell’ambito del ciclo produttivo del committente.
    Nel caso in cui la prestazione occasionale perda i suoi requisiti, troveranno applicazione le discipline riguardanti o il lavoro dipendente, se c’è l’elemento della coordinazione, oppure il lavoro autonomo con partita Iva, per più prestazioni autonome abituali.

Quando non può essere svolto e da chi?

Ricordiamo che non si può configurare un rapporto di prestazione occasionale per i professionisti iscritti agli albi, in relazione alle attività regolamentate per le quali è richiesta l’iscrizione.