
Con il decreto legislativo 81, pubblicato dello scorso 15 giugno, che regola il riordino dei contratti presenti anche novità su quello che riguarda il lavoro accessorio pagato attraverso i voucher Inps. La definizione di questa tipologia contrattuale rimane inalterata anche se il campo di applicazione delle prestazioni di lavoro accessorio sono state modificate.
Limite
Il limite annuo per i pagamenti tramite voucher, che attualmente è fissato a 5.000 euro, viene portato a 7.000 euro annui anche se il limite per singolo committente rimane fissato a 2.000 euro l’anno. Per chi, invece, percepisce prestazioni integrative al salario o di sostegno del reddito il limite è fissato a 3.000 euro l’anno. Se si superano tali soglie di limite non sarà più possibile lavorare applicando questa tipologia contrattuale.
Reperimento telematico
Come anticipato il lavoro accessorio viene retribuito attraverso i voucher lavoro che possono essere acquistati soltanto presso il sito dell’INPS in modalità telematica. Se il datore di lavoro, non essendo un professionista o un imprenditore, è impossibilitato all’acquisto dei voucher in questa modalità potrà rivolgersi alle rivenditorie autorizzate. La paga oraria pe