Accesso alla pensione con specifici requisiti contributivi e anagrafici per chi svolge lavori usuranti. Ecco tutte le informazioni.

Accesso pensione lavori usuranti

L’accesso alla pensione è stato letteralmente travolto dalla riforma Fornero, il D.L. n. 201 del 2011 che ha modificati, dal 1 gennaio 2012, anche i requisiti di accesso al trattamento previdenziale per chi svolge lavori usuranti e  particolarmente faticosi.  I soggetti che svolgono questi lavori possono esercitare, a domanda, il diritto di accesso alla pensione anticipata, fermi restando il requisito di anzianità contributiva non inferiore a 35 anni ed il regime di decorrenza del pensionamento vigente al momento della maturazione dei requisiti agevolati.

Pensione lavori usuranti

In particolare, a decorrere dal 1° gennaio 2012, i lavoratori addetti a svolgere lavori usuranti, esclusi i lavoratori “notturni”, conseguono la pensione con i suddetti requisiti:

  • Requisito anagrafico: per i lavoratori dipendenti a 61 anni, per i lavoratori autonomi a 62;
  • Requisito contributivo: 35 anni per tutti.

 Lavori usuranti: elenco completo

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 E’ bene indicare nel dettaglio quali sono questi lavori usuranti. In particolare sono:

  •  lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità
  • lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale
  • lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità
  • lavori in cassoni ad aria compressa
  • lavori svolti dai palombari
  • lavori ad alte temperature: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale
  • lavorazione del vetro cavo: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio
  • lavori espletati in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuamente all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture
  • lavori di asportazione dell’amianto: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità
  •  lavoratori a turni, che prestano la loro attività di notte per almeno 6 ore, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino
  • lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo,
  • lavoratori addetti alla c.d. “linea catena”, ovvero i lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro gestita dall’Inail, impegnati all’interno di un processo produttivo in serie, con ritmo determinato da misurazione di tempi, sequenze di postazioni, ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo di qualità,
  • conducenti di veicoli pesanti, di capienza complessiva non inferiore ai nove posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto.

 

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