Lavoratori domestici: colf, badanti e baby sitter, cambiano gli importi contributivi nel 2018. L’Inps con la circolare n. 15 del 29 gennaio 2018, comunica le variazioni dell’Istat degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati nel 2016 e 2017 pari all’1,1%.

Sono state quindi determinate le nuove fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per i lavoratori domestici nel 2018.

È confermata la minore aliquota dovuta per l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI) dai datori di lavoro soggetti al contributo Cassa Unica Assegni Familiari ( CUAF).

Si continua ad applicare il contributo addizionale dell’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (retribuzione convenzionale) per il rapporto di lavoro a tempo determinato. Tale contributo non si applica ai lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti.

La circolare INPS 29 gennaio 2018 n. 15 riporta le tabelle con l’importo dei contributi dovuti con decorrenza dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 e la ripartizione delle aliquote assicurative e previdenziali.

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Lavoro domestico: stipendi minimi 2018

L’incremento del tasso di variazione per colf, badanti e baby sitter nel 2018 ha portato ad un aumento degli stipendi base per il lavoro domestico dello 0,64%. Stando al nuovo coefficiente lo stipendio mensile base dei lavoratori domestici è di 629,15 euro al mese e arriva fino a 1370 euro con indennità per i profili super (che si riferiscono alle mansioni più qualificate di assistenza).

La paga oraria proporzionalmente andrà da 4,57 a 8,12 euro.

Per l’assistenza notturna lo stipendio minimo mensile è di 986,62 euro e si arriva anche a 1381,30 euro per soggetti non autosufficienti.
Aggiornate anche le relative indennità per vitto e alloggio.

Per maggiori informazioni, leggi l’articolo: Colf e badanti, retribuzione minima 2018: importi aggiornati

Fonte: INPS circolare n. 15 del 29 gennaio 2018