Vediamo se lavorare all’estero con i figli ti fa andare in pensione prima. Visto che anticipare il ritiro dal lavoro, per molti, è essenziale e indispensabile. Piuttosto che attendere fino a 67 anni che, con 20 anni di contributi, permettono in Italia di accedere all’assegno INPS di vecchiaia.

Per chi si chiede se lavorare all’estero con i figli ti fa andare in pensione prima la risposta è affermativa. E questo almeno stando ad una recentissima sentenza della Corte di giustizia UE.

Precisamente, la sentenza del 7 luglio del 2022 che, in particolare, è legata alla causa numero C-576/20. Vediamo allora come e perché.

Non è che lavorare all’estero con i figli ti fa andare in pensione prima?

Nel dettaglio, se lavorare all’estero con i figli ti fa andare in pensione prima, la Corte di giustizia UE ha ribadito quello che è il diritto alla libera circolazione nei Paesi dell’Unione Europea.

E per questo, se lavorare all’estero con i figli ti fa andare in pensione prima, ha sentenziato che, per il calcolo della pensione di vecchiaia, occorre includere pure i periodi in corrispondenza dei quali il pensionando si è preso cura della prole. E questo anche quanto questi periodi di cura sono stati maturati al di fuori del Paese dove si prenderà l’assegno pensionistico. Ovverosia in altri Stati membri.

Importante pronunciamento della Corte di giustizia UE sui periodi di cura della prole

Sui periodi di cura della prole, se lavorare all’estero con i figli ti fa andare in pensione prima, il pronunciamento da parte della Corte di giustizia UE, con la sentenza del 7 luglio del 2022, è arrivato in particolare in merito al riconoscimento di una pensione austriaca. Disponendo così, ai fini del calcolo della pensione, l’inclusione dei periodi di cura della prole sia prima. Sia dopo il trasferimento del pensionando in un altro Stato membro dell’Unione Europea.