Il Reddito di Cittadinanza è sicuramente uno dei temi caldi di questa campagna elettorale. Il 25 settembre si terranno le prossime elezioni nazionali e finalmente sapremo che fine farà questa misura. Stando ai sondaggi, il centro destra sembrerebbe molto più vanti rispetto agli avversari. Un centro destra da sempre critico nei confronti proprio di questo strumento.

La Meloni, in particolare, ha dichiarato di volerlo sostituire con il reddito di solidarietà, ritenuto dalla stessa leader di Fratelli d’Italia uno strumento di welfare molto più efficace.

In questi giorni, però, Silvio Berlusconi sembrerebbe aver fatto un passo indietro rispetto ai suoi stessi alleati, dichiarando di non voler affatto eliminare il reddito di cittadinanza, ma anzi di volerlo anche aumentare. Purtroppo, però, ha anche proposto di escludere alcune categorie dal beneficio. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Quanto vale oggi l’assegno?

La determinazione dell’ammontare del reddito di cittadinanza viene effettuata dall’INPS.

L’importo del reddito di cittadinanza dipende principalmente da due fattori: ISEE e composizione del nucleo familiare.

Il beneficio economico, si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si compone di due parti:

  • LA quota A, che integra il reddito familiare fino alla soglia di 6 mila euro moltiplicati per la scala di equivalenza;
  • La quota B, destinata solo a chi è in affitto (fino ad un massimo di 3.360 euro, 280 euro al mese) o sta pagando le rate del mutuo (fino ad un massimo di 1.800 euro (150 euro al mese).

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili) moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare. In caso di famiglie numerose, l’assegno può arrivare anche a circa 16.500 euro annui.

Reddito di Cittadinanza, Berlusconi lo vuole aumentare

Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico durante una Campagna elettorale a Napoli, ha dichiarato di non voler eliminare il reddito di cittadinanza, ma, al contrario, di volerlo “aumentare ed estenderlo a tutti i cittadini che sono nella povertà”

“Vogliamo aumentarlo, ha poi proseguito il Leader di Forza Italia, ma solo per chi ne ha veramente bisogno”.

Quest’ultimo riferimento, probabilmente, è ai giovani senza un lavoro.

Anche la Meloni, in realtà, ha sempre parlato di sostituire il Reddito di Cittadinanza con il reddito di solidarietà: un sussidio a favore dei non occupati di età superiore a 60 anni, delle famiglie con minori o persone con disabilità. Nessun contributo, invece, per i giovani in piena forza lavorativa.