Per la riforma delle pensioni dal 2022, i partiti sono pronti a giocarsi il tutto e per tutto. Ovverosia, a fare all-in sulla manovra Draghi con una raffica di proposte di modifica e di correzione.

Rispetto alle misure annunciate e varate nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri con la legge di Stabilità. In linea con quanto accade di solito durante l’iter di approvazione della manovra, infatti, per la riforma delle pensioni a partire dal 2022 potrebbe esserci il consueto e classico assalto alla diligenza.

Al punto che, a partire dal prossimo anno, i contenuti attuali della riforma della previdenza pubblica potrebbero essere letteralmente stravolti. Al riguardo la battaglia non riguarderebbe la Quota 102. Che è stata sostanzialmente accettata da tutti i partiti. Ma sui lavori gravosi, sulla pensione delle donne ed anche sul futuro pensionistico dei giovani di oggi. Che in futuro rischiano seriamente di non arrivare alla pensione.

La riforma delle pensioni dal 2022, all-in sulla manovra Draghi con assalto alla diligenza

Nel dettaglio, per la riforma delle pensioni a partire dal 2022 le pressioni dei partiti sono alte per quel che riguarda le lavoratrici. Al riguardo, infatti, potrebbe formarsi una maggioranza trasversale ed agguerrita per rivedere Opzione Donna. Non solo per eliminare lo scalino di due anni. Così come è riportato in questo articolo. Ma anche per rendere finalmente la misura strutturale.

Inoltre, sempre per la riforma delle pensioni a partire dal 2022, nell’iter di approvazione della manovra in Parlamento potrebbero arrivare novità sui giovani. Attraverso l’introduzione della cosiddetta pensione di garanzia di cui si parla da molto tempo.

Quota 102 non si tocca, lo scalino scatterà inesorabile proprio a partire dal prossimo anno

Di contro, per la riforma delle pensioni a partire dal 2022, non sembrano esserci speranze per il post Quota 100. Dal prossimo anno ci sarà infatti la Quota 102. Per andare in pensione anticipata con 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.

E con il requisito anagrafico che, rispetto a Quota 100, salirà da 62 a 64 anni. Ma solo per il 2022. In quanto la Quota 102 avrà una validità di soli 12 mesi.