Rispondiamo al quesito giunto in Redazione di un nostro lettore che possiamo sintetizzare così: la pensione di reversibilità fa aumentare le tasse?

Esponiamo di seguito la sua situazione:

Sono un 67enne Italiano, pensionato da 4 anni, vivo in Sicilia. La tassazione della mia pensione è esagerata: arriva al 38% oltre alle tasse su case macchine e altro. Ho una pensione da lavoratore dipendente e una di reversibilità essendo vedovo. Mi interessa conoscere le aliquote di tassazione della pensione da lavoratore dipendente, se la pensione di reversibilità segue anche la tassazione della pensione di lavoratore dipendente“.

La pensione di reversibilità fa aumentare le tasse?

Qualsiasi trattamento previdenziale è soggetto a Irpef (pensione di reversibilità inclusa), ad eccezione dei pensionati che denunciano una situazione reddituale molto bassa, non superiore agli 8.125 euro. Per questi pensionati esiste una misura governativa nota come no tax area che prevede la non applicazione delle trattenute Irpef.

Tutti gli altri titolari di pensione di reversibilità (spettante ai superstiti) devono sapere che l’importo dell’assegno mensile potrebbe ridursi in caso di variazione della situazione reddituale come nel caso del lettore che pone il quesito, il quale percepisce sia la pensione da lavoratore dipendente sia quella di reversibilità. Questa variazione reddituale può far scattare l’immediata riduzione dell’importo spettante. Le trattenute Irpef pesano sulla pensione di reversibilità.

Le aliquote Irpef applicate in base alla situazione reddituale del pensionato

L’importo dell’assegno mensile della pensione si riduce a causa dell’applicazione delle trattenute Irpef. L’INPS applica aliquote Irpef tassando il rateo pensionistico né più né meno come fa l’Agenzia delle Entrate.

Sulla pensione di reversibilità grava l’aliquota sul reddito imponibile da cui si calcola l’importo delle imposte da versare. Le aliquote sono variabili in base alla situazione reddituale del contribuente titolare della pensione di reversibilità.

Come detto, per i redditi fino a 8.125 euro, non si applicano trattenute Irpef (no tax area).

Ecco, di seguito, le aliquote Irpef applicate alle diverse fasce reddituali:

– 23% per redditi da 8.126 a 15.000 euro;

– 27% per redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro;

– 38% per redditi da 28.001 a 55.000 euro;

– 41% per la fascia reddituale da 55.001 a 75.000 euro;

– 43% per redditi superiori a 75.000 euro.