Mentre per ottobre la maggior parte dei pensionati riceverà una pensione più ricca per effetto dell’anticipo della rivalutazione voluto dal Governo con il DL 115/2022, cosiddetto decreto Aiuti-bis, a settembre ci sarà chi invece prenderà di meno rispetto al solito. Dunque si tratta di una vera e propria beffa che poi sarà coperta con il contentino di ottobre.

Le ragioni che porteranno ad avere una pensione più leggere sono principalmente due. Difatti si tratta di due trattenute sulla pensione ben distinte tra di loro.

Una di esse sarebbe evitabile e dunque con uno specifico adempimento i pensionati potrebbero bloccare la trattenuta; l’altra invece è legata alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Ahimè un obbligo al quale non si può sottrarsi, tranne alcuni specifici casi.

Detto ciò, vediamo quali sono le due trattenute che subiranno i pensionati a settembre prima dell’anticipo della rivalutazione del prossimo mese.

La prima trattenuta sulle pensioni di settembre con il 730

A settembre c’è chi subirà a trattenuta Irpef sulle pensioni. Infatti, se il 730-2022, redditi prodotti nel 2021, chiude a debito ossia l’Irpef pagata nel corso dell’anno 2021 è inferiore a quella che invece dovuta a calcoli conclusi di fine anno, il pensionato subirà una trattenuta.

Dunque, la trattenuta comporta che il debito Irpef vantato dallo Stato sarà pagato direttamente dalla pensione. Al contrario chi invece chiude la dichiarazione a credito, riceverà una pensione più alta. Ad esempio, ipotizziamo che un pensionato nel corso dell’anno abbia subito sulla pensione trattenute per 2500 euro e che da quest’anno, inizia ad usufruire, nel 730,  della prima quota di detrazione per lavori di ristrutturazione pari allo stesso importo. Ebbene, grazia a tale agevolazione fiscale andrà a recuperare l’Irpef pagata in corso d’anno. Dunque, riceverà una pensione più ricca a settembre dopo la presentazione del 730.

La presentazione del modello Red

Un’ulteriore trattenuta che potrebbe subire la pensione di settembre è legata all’omessa presentazione del modello RED.

Tuttavia per la presentazione del modello Red c’è tempo fino al 15 settembre. La sua omessa presentazione può portare fino alla sospensione dell’assegno (maggiorazioni sociali sulle pensioni; assegni di invalidità; trattamenti di famiglia; pensioni sociali; ecc.).

Si ricorda che con tale modello, i pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito hanno l’obbligo di dichiarare all’INPS i propri redditi nonchè, in alcuni casi, quelli del coniuge e dei figli.

Sono tenuti alla presentazione del modello Red:

  • i pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari) se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente;
  • chi possiede redditi non dichiarabili con il 730 o con il modello Redditi quali interessi bancari, postali, dei BOT , dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva dell’ IRPEF;
  • coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi e in possesso di redditi ulteriori a quelli da pensione (per esempio coloro che hanno un reddito da abitazione principale).

Chi presenta la dichiarazione dei redditi e dichiara tutti i redditi conseguiti, non deve presentare il modello Red. In tali casi, l’Inps preleva le informazioni sui redditi del pensionato direttamente dall’Agenzia delle entrate (730-4 all’Inps come sostituto d’imposta).