La cessione del quinto è un diritto di lavoratori pubblici e privati o può essere rifiutata? Si, a patto che ricorrano i requisiti minimi di legge. Anche se per la banca c’è una garanzia forte dovuta alla trattenuta diretta, ciò non significa che in assoluto la richiesta di cessione del quinto non possa essere rifiutata. Le difficoltà maggiori potrebbero riguardare i dipendenti privati. Cerchiamo di fare chiarezza elencando 7 cose utili da sapere in merito ai requisiti per la cessione del quinto e che non tutti conoscono. 

  1. Il numero di dipendenti minimo della società per i dipendenti privati: la legge del 2005 non ha fissato un limite valido sempre, lasciando di fatto gli istituti di credito liberi di decidere le dimensioni delle società, oltre che la forma giuridica, per accordare la cessione del quinto.
    In media viene richiesto un minimo di 16 dipendenti, ma questa condizione potrebbe variare di banca in banca.
  2. L’affidabilità del datore di lavoro privato: può sembrare discriminante per il dipendente che chiede la cessione del quinto ma la banca deve tutelarsi quindi può rifiutarla se non considera solido il datore di lavoro.
  3. Durata minima del contratto di assunzione: anche su questo punto possono esserci politiche bancaria diverse perché la norma non stabilisce un’anzianità minima (in passato erano richiesti almeno 4 anni di servizio per i dipendenti statali). Alcuni istituti si accontentano di due anni di anzianità altri hanno requisiti più stringenti. Stesso discorso vale anche per l’età massima del richiedente, in termini anagrafici. Alcune banche potrebbero negare la cessione della pensione per over 80: queste condizioni devono risultare dal foglio illustrativo.
  4. Con o senza TFR: la questione è nata quando la cessione del quinto è stata estesa ai dipendenti privati. Esistono istituti che accettano di erogare cessioni del tipo “no Tfr” rincarando la componente assicurativa.
  5. Affidabilità del lavoratore: nonostante la cessione del quinto, in quanto trattenuta alla fonte, dia grandi garanzie alla banca, resta possibile chiedere valutazione della Crif per il rischio insolvenza.
    La cessione del quinto potrebbe essere negata a protestati o cattivi pagatori.
  6. Importo richiedibile: è sempre al netto dell’assicurazione obbligatoria sulla cessione del quinto, con premio unico trattenuto al momento dell’erogazione.
  7. Rimborso anticipato: visto che, come specificato nel punto 6, il pagamento della parte assicurativa avviene in anticipo, per i premi non goduti si ha diritto alla restituzione dell’importo corrispondente.

Non solo quindi la domanda di cessione del quinto può, seppur raramente, essere rifiutata ma le condizioni possono variare di banca in banca. Chi è avanti con l’età, chi è a rischio insolvenza, chi è stato assunto da poco o chi lavora per imprese piccole, potrebbe consultare più banche e selezionare quella con i requisiti per la cessione del 5 meno stringenti.