Opzione donna richiede un’anzianità contributiva di 35 anni. Questo requisito può essere raggiunto con il c.d cumulo gratuito o è per forza necessario passare per la  c.d ricongiunzione dei contributi?

Ecco cosa deve sapere chi intende andare in pensione con opzione donna.

Opzione donna

Opzione donna è un canale di pensione anticipata riservata alle lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2021:

  • un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed
  • un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome).

Attenzione, per i lavoratori dipendenti, ai fini del conseguimento della pensione, è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro.

Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratrice autonoma.

Come specificato sul portale INPS: ai fini del perfezionamento del requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurata, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

Come da istruzioni Inps, la pensione è liquidata esclusivamente con le regole di calcolo del sistema contributivo di cui al decreto legislativo 180/1997.

Opzione donna. Niente cumulo dei contributi, si alla ricongiunzione

Per opzione donna così come ad esempio per quota 102, non è ammesso il cumulo contributivo gratuito. Infatti ai fini di opzione donna possono essere cumulati i soli contributi versati a gestioni che fanno capo all’Ago (Assicurazione Generale Obbligatoria). Dunque, non concorrono alla verifica del requisito contributivo, i versamenti contributivi presenti in altre casse di previdenza private. Cosa invece ammessa ossia è ammesso il cumulo totale per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata.

L’alternativa è quella di ricorrere alla onerosa ricongiunzione dei contributi, ex legge 29/79.

A ciò si aggiunge che andare in pensione con opzione donna non è già di suo così conveniente.

Infatti, rispetto all’assegno pensionistico che maturerebbe andando in pensione con le regole ordinarie (pensione di vecchiaia), si perde tra il 10 e il 25 per cento.