In attesa che la piattaforma per la richiesta del bonus idrico fino a 1.000 euro sarà attivata, vediamo come funzionerà e come compilare la domanda per ottenere il beneficio, così da non farsi trovare impreparati.

Cos’è il bonus idrico

Il bonus idrico (noto anche come bonus rubinetti e sanitari), ricordiamo si sostanzia in un rimborso (per persone fisiche al di fuori dell’esercizio di impresa) fino a 1.000 euro per spese sostenute, entro il 31 dicembre 2021, a fronte:

  • della fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
  • fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Il bonus può essere richiesto da chi sostiene effettivamente la spesa e possiede l’immobile sulla base di un titolo idoneo (proprietario/comproprietario, comodatario, inquilino, usufruttuario, ecc.).

Può essere chiesto una sola volta e per un solo immobile (se lo chiede ad esempio l’inquilino non lo può chiedere anche il proprietario) – vedi anche Bonus idrico su sanitari e rubinetti: quali requisiti per accedere.

Istruzioni bonus idrico: come chiederlo e da quando

L’erogazione del contributo non è automatica ma per averlo occorre presentare apposta richiesta attraverso la “Piattaforma bonus idrico” del Ministero della Transizione Ecologica. La procedura sarà attivata entro il 26 novembre 2021, ossia entro 60 giorni dalla registrazione del decreto attuativo del beneficio (il decreto è del 27 settembre 2021).

Nell’attesa, dunque, che la piattaforma sarà attiva, vediamo come farsi trovare pronti. In primo luogo occorre tener presente che:

  • per l’accesso è necessario lo SPID o le credenziali CIE (carta identità elettronica)
  • alla domanda occorre allegare una serie di documenti
  • le domande saranno trattate secondo l’ordine temporale di arrivo e fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Quindi, prima si presenta la richiesta più saranno le probabilità di rientrate tra i beneficiari.

Dati e documenti necessari per la domanda

Detto ciò, ai fini della compilazione della domanda è necessario preparare i seguenti dati:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario
  • importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre alla specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato
  • identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni (c’è incompatibilità tra bonus in commento e altri benefici fiscali di cui si gode per le stesse spese)
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso
  • indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.)
  • da allegare alla domanda:
    • attestazione del richiedente il bonus (se non proprietario o comproprietario dell’immobile), degli estremi del contratto di affitto o comodato
    • attestazione, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario della volontà di fruire del bonus
    • fattura o altro documento che attesti la spesa.

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