Cosa incide sull’ISEE per l’università? Ci sono adempimenti burocratici o domande da presentare che hanno in determinati momenti dell’anno, il periodo di massimo utilizzo. Questo vale per le domande di cessazione dal servizio per i lavoratori della scuola per esempio, dal momento che il comparto è collegato come logica vuole, all’anno scolastico. E vale, per lo stesso settore, per le domande di Naspi per i precari, che in genere ogni giugno vanno presentate. Oppure l’ISEE a gennaio con le DSU da rinnovare per l’anno in corso.

Adesso è proprio il momento dell’ISEE università che serve agli studenti, ad ogni inizio anno accademico, per presentare domanda di riduzione delle tasse o per le borse di studio, le case dello studente e così via. All’impennata delle necessità di espletamento di alcuni adempimenti salgono inevitabilmente dubbi e quesiti. Sull’ISEE poi questi quesiti sono davvero tanti, soprattutto per quanto riguarda famiglie con genitori separati, divorziati, risposati e nuovamente padre e madre con altri soggetti.

“Buonasera, sono Marta ed ho da porvi un quesito relativo a mia figlia di 19 anni che sta per partire con la sua carriera universitaria. Dobbiamo presentare l’ISEE per l’università e non so come fare con il mio ex compagno e padre di mia figlia. Il mio commercialista mi ha detto che devo inserire i dati reddituali e patrimoniali del mio ex che non vuole darmeli. A quanto ne so lui vive con un’altra adesso. Inoltre ho paura che aumenti la retta di mia figlia se inserisco i suoi redditi perché mi aumenterebbe l’ISEE. È tutto corretto ciò che dico? Cosa devo fare, vorrei un consiglio dal vostro pool di esperti.”

Il caso di genitori non conviventi e come si risolve per l’ISEE per l’università

La regola generale per l’ISEE, universitario e non, è che anche il genitore che non convive con il proprio figlio essendosi separato dall’altro genitore, a prescindere da convivenza o matrimonio, deve comparire nell’ISEE.

In questo caso si parla di componente aggiuntiva. Questo genere di inserimento salvaguarda lo studente nel caso di ISEE Università dal momento che i redditi e i patrimoni del genitore non convivente incidono in maniera marginale sul valore dell’indicatore essendo passati per dei coefficienti (o scale di equivalenza come si chiamano per l’ISEE), più bassi.

Fondamentale la sentenza di separazione o divorzio

Sempre come regola generale, per l’ISEE tutti e due i genitori, a prescindere dalla convivenza o meno con il figlio, sono attratti nell’ISEE di quest’ultimo. Solo in caso di sentenze di separazioni e divorzio questa regola generale perde validità e nell’ISEE di uno studente non compare più e non viene attratto, ne come componente aggiuntiva e nemmeno come componente aggregata il genitore non più convivente col figlio.

ISEE università e dati del genitore non convivente

Fino a separazione o divorzio confermato da un Giudice, non c’è altra strada che inserire anche il genitore separato nell’ISEE dove è presente il figlio studente universitario. Solo a sentenza sopraggiunta e quindi solo nel caso in cui la separazione sia definitiva, il genitore non convivente può essere escluso. Lo stesso vale nel caso in cui il genitore non convivente si sia risposato con soggetto terzo o abbia avuto da quest’ultimo altri figli. Ciò che conta quindi è il nucleo familiare, perché nel momento in cui il genitore non convivente crea un’altra famiglia non viene più attratto nell’ISEE dell’ex coniuge dopo una sentenza.

Occhio all’assegno di mantenimento

Una cosa da sottolineare però è quella relativa all’assegno di mantenimento o agli alimenti. In caso di sentenza di separazione infatti, se il Giudice ha stabilito un assegno di mantenimento a carico del genitore non convivente, cambia tutto.

L’altro deve inserire questi soldi nell’ISEE come componente reddituale aggiuntiva.