Per avere l’assegno unico in misura piena bisogna avere un ISEE in corso di validità. Per accedere al bonus psicologo anche occorre che ci sia un ISEE in corso di validità. Sono solo alcune delle prestazioni socio-assistenziali che dipendono dal valore di questa attestazione.

L’attestazione ISEE (Indicatore della situazione economia equivalente) misura il benessere economica del nucleo familiare. Più altro è l’importo più alto è il livello di ricchezza della famiglia. Questo significa anche minori possibilità di godere delle prestazioni ad esso legate.

Prestazioni che in genere sono riservate a coloro che si trovano in difficoltà economiche. Quindi, ISEE più bassi.

Il risultato dell’attestazione è frutto dell’elaborazione dei dati indicati dal contribuente nella DSU (Dichiarazione sostitutiva unica). Una dichiarazione in cui bisogna indicare i dati reddituali e patrimoniali di tutto il nucleo familiare.

La DSU si presenta a CAF, Patronati o anche direttamente all’INPS. È l’istituto nazionale di previdenza sociale a rilasciare, in ogni caso, l’attestazione ISEE. Oggi esiste anche l’ISEE precompilato, frutto dei dati già precaricati nella DSU.

Cosa serve per calcolare l’ISEE

Per avere l’ISEE però è necessario del tempo. C’è una tempistica entro cui, dopo aver presentato la DSU, l’INPS rilascia l’attestazione.

A ciò occorre sommare anche la tempistica necessaria per reperire tutta la documentazione da portare, ad esempio, al CAF per la compilazione della DSU stessa. Parliamo, ad esempio dei seguenti documenti:

  • Modello 730 e/o Modello Redditi (Ex modello UNICO)
  • Modelli CU, Certificazione Unica; Certificazioni e/o altra documentazione circa compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli ecc.
  • Certificazione dei depositi bancari e/o postali, libretti, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, ecc. (anche se detenuti all’estero)
  • Giacenza media conto corrente bancario e postale
  • Certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare anche se detenuto all’estero
  • Quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà
  • Targa o estremi di registrazione al P.R.A. di autoveicoli; motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500 cc; navi e imbarcazioni da diporto
  • Certificati di invalidità e spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale (nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti invalidi).

Tempi e costi

La documentazione deve essere riprodotta per ciascun componente il nucleo familiare e deve riferirsi ai due anni antecedenti la presentazione della DSU.

Quindi, ad esempio, per l’ISEE 2023 occorre che la documentazione sia riferita al 31 dicembre 2021. Il nucleo familiare da indicare, invece, è quello esistente alla data di presentazione della DSU.

L’ISEE vale fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU. Quindi, il 31 dicembre 2022 è scaduta l’attestazione ISEE con DSU presentata nel 2022. Il 31 dicembre 2023 scadrà l’ISEE derivante da DSU presentata nel 2023. Ogni anno, dunque, l’ISEE è da rinnovarsi.

Fare l’ISEE o rinnovarlo non comporta alcun costo per chi lo deve fare. In merito alla tempistica, una volta presentata la DSU, l’attestazione ISEE sarà rilasciata dall’INPS entro 10 giorni lavorativi successivi. Se, quindi, per accedere ad una prestazione è necessario presentare domanda entro un certo tempo ed entro quel tempo bisogna avere anche l’ISEE, meglio anticiparsi per reperire la documentazione e fare la DSU.