Novità in manovra di bilancio 2023 anche per l’ISEE (Indicatore situazione economica equivalente). Il testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e dovrà passare all’esame parlamentare. Dunque, quello che ci apprestiamo ad illustrare qui potrebbe poi essere successivamente oggetto di aggiornamenti sulla base di eventuali modifiche emendative apportate da Camera e Senato.

L’ISEE, ricordiamo, oggi è divenuto uno dei documenti indispensabili al nucleo familiare. Dal valore ISEE può dipendere l’accesso a determinate prestazioni assistenziali e sociali. Dall’ISEE spesso dipende anche l’importo della prestazione a cui si ha diritto.

Si pensi, ad esempio, all’assegno unico figli a carico, al bonus psicologo, alla borsa di studio scuola, ecc.

Il valore è frutto dell’elaborazione dei dati reddituali e patrimoniali (riferiti ad ogni componente del nucleo familiare) inseriti nella DSU (dichiarazione sostitutiva unica) presentata dal cittadino. Bisogna indicare i dati reddituali e patrimoniali riferiti al 31 dicembre di due anni prima. Quindi, ad esempio, per una DSU presentata nel 2022 i dati sono quelli del 2020; per una DSU che si presenterà nel 2023, i dati devono essere del 2021. Il nucleo familiare da indicare, invece, è quello esistente alla data di presentazione della DSU.

Come si presenta la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica)

La DSU può essere presentata, ad esempio, in modalità ordinaria attraverso un CAF, un Patronato, oppure direttamente all’INPS.

È l’INPS a gestire l’ISEE. Quindi, l’attestazione sarà sempre e comunque rilasciata dall’INPS indipendentemente dalla modalità di presentazione della DSU.

Ricordiamo anche che l’attestazione scade il 31 dicembre di ogni anno, anche se la DSU è presentata in corso di anno. Quindi, ad esempio, per una DSU presentata a gennaio 2022 l’ISEE scade il 31 dicembre 2022. Stessa scadenza anche in caso di DSU presentata a novembre 2022. Ne consegue che nel 2023 l’ISEE deve essere rinnovato.

L’ISEE precompilato (le novità nella legge di bilancio 2023)

L’INPS mette a disposizione dei cittadini anche la DSU precompilata.

In particolare è disponibile il servizio dedicato all’ISEE precompilato. Attraverso questa procedura, l’utente invia telematicamente la Dichiarazione sostitutiva unica inserendo solo alcuni dati di riscontro (nucleo familiare, casa di abitazione, ecc.).

Risultano, invece, già precaricati i dati reddituali e quelli del patrimonio di tutti i componenti il nucleo familiare stesso.

Per accedere al servizio è necessario autenticarsi con credenziali:

  • SPID
  • CIE (Carta Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale Servizi).

Ed è proprio sull’ISEE precompilato che la manovra di bilancio 2023 interviene con una novità. In sostanza attualmente la strada prioritaria è quella ordinaria mentre il precompilato è una facoltà

In altre parole, il cittadino che oggi deve fare l’ISEE è invitato a rivolgersi prioritariamente ad un CAF. Il precompilato è residuale.
Dal 1° luglio 2023, invece, le cose cambiano. In pratica la legge di bilancio del prossimo anno, nel testo licenziato da governo, dice che a partire dalla menzionata data,

la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata fermo restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria.

Ribadiamo che quanto appena detto deve trovare conferma nel testo definitivo della manovra come sarà approvata in Parlamento.