Lo strumento fondamentale di cui le famiglie italiane hanno disponibilità per rientrare in prestazioni agevolate, bonus e determinate indennità è l’ISEE. ISEE che è acronimo di indicatore della situazione economica equivalente di una famiglia. Si tratta di un certificato che rende meglio individuabile la reale situazione di disagio economico e reddituale di un nucleo familiare rispetto per esempio alle semplici dichiarazioni dei redditi. L’ISEE però è anche gioia e dolori di queste famiglie. Perché così come questa certificazione determina l’assegnazione di un bonus o di una agevolazione, per meccanismo di calcolo e struttura introdotta dall’INPS, spesso esclude da determinate agevolazioni dei nuclei familiari.

L’ISEE esiste in diverse versioni. C’è quello università, l’ISEE minorenni ma quello che più interessa ai nuclei familiari in genere è la differenza tra ISEE ordinario e corrente. Quest’ultimo è la versione che permette più facilmente di andare a intercettare i reali stati di disagio economico e patrimoniale di un nucleo familiare.

 

Ecco perché c’è una versione di certificazione che è fondamentale per bonus agevolazioni


L’ISEE corrente si rende necessario nel momento in cui in una famiglia qualcosa dal punto di vista patrimoniale o reddituale è cambiato rispetto all’anno di riferimento. Ricordiamo che l’anno di riferimento della versione ordinaria di questa certificazione è rapportata ai due anni precedenti. Non tutti però hanno chiaro quello che significa è come effettivamente si potrà ottenere la versione dell’ISEE corrente.

“Buonasera, volevo segnalarvi una mia difficoltà nel poter ottenere l’ISEE corrente. Ho provato dal sito dell’INPS a ottenere questa versione della certificazione, ma mi è impossibile dal momento che mi dicono che potrò farlo soltanto da aprile. Mi trovo in difficoltà perché volevo chiedere il reddito di cittadinanza. Ma nel 2021 avevo dei soldi in banca che poi ho usato durante questi anni di crisi per andare avanti a tal punto che adesso non ho più un centesimo.

Purtroppo la presenza di questi soldi in banca nel 2021 mi precludono oggi la possibilità di avere accesso al reddito di cittadinanza. Come faccio?”

“Buonasera gentile redazione, sono ormai un disoccupato dal mese di settembre 2022. Ho terminato la Naspi a dicembre e quindi da gennaio sono praticamente a corto di reddito e privo di sostentamento dal momento che in banca non ho nulla. So che si può fare un ISEE diverso da quello che ho già provveduto a fare e sul cui indicatore vengono riportati sia i soldi in banca che avevo nel 2021, che i redditi da lavoro che avevo sempre nello stesso anno. Sono redditi e patrimoni che mi escludono dal reddito di cittadinanza quest’anno, anche se di fatto non ho più nulla. Mi chiedevo se potevate indicarmi come ottenere l’ISEE corrente.”

ISEE ordinario, ecco il meccanismo che lo rende poco in linea con i reali stati di bisogno

Uno dei problemi fondamentali che riguardano l’ISEE è la sua poca linearità. Poca omogeneità rispetto ai reali stati di bisogno di una famiglia piuttosto che di un singolo. Si tratta di andare ad auto-dichiarare nella DSU, propedeutica del rilascio dell’ISEE, i redditi e i patrimoni del nucleo familiare rapportati ai due anni precedenti. Si va a certificare che due anni prima il nucleo familiare aveva una situazione economica, reddituale e patrimoniale, completamente differente da quella di oggi. E chi magari nel 2023 ha perso il lavoro, o lo ha perso nel 2022, oppure ha perso immobili o perso soldi in banca rispetto ai due anni prima, si trova spiazzato. Come i nostri lettori che per un motivo o l’altro, hanno da chiedere l’ISEE corrente.

ISEE corrente, come si fa, cosa serve, scadenza e utilità

L’ISEE corrente è la versione dell’indicatore, che rende meglio l’idea sui reali bisogni di un nucleo familiare.

Rapportato alla situazione attuale sia come patrimoni che come redditi, nasce per sanare quel problema che mette potenziali beneficiari in sofferenza con ISEE ordinario. Ma ci sono alcune cose da sottolineare per quanto concerne l’ISEE corrente. Innanzi tutto l’ISEE corrente va fatto solo dopo aver ottenuto l’ISEE ordinario. Inoltre, se l’ISEE ordinario dura fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene prodotto, l’ISEE corrente dura solo 6 mesi. Inoltre, l’ISEE corrente può essere ottenuto subito per variazioni reddituali. Per esempio, la perdita di un posto di lavoro, o la fuoriuscita dal nucleo familiare di un portatore di reddito. Per variazioni patrimoniali, anche semplicemente per indicare che soldi in banca detenuti nel 2021, oggi non ci sono più, occorre aspettare aprile.

Cosa accade a prestazioni, bonus e agevolazioni tra ISEE ordinario e ISEE corrente

L’ISEE corrente ha una durata limitata a 6 mesi. Significa che nel caso in cui una famiglia abbia a che fare con il reddito di cittadinanza collegato all’ISEE corrente, dovrà prestare attenzione alla scadenza. Perché se scadono i 6 mesi, l’INPS tornerà a considerare valido quello ordinario e non più il corrente. E pertanto, se una misura come il reddito di cittadinanza è concessa sulla base dell’ISEE corrente, ma negato con quello ordinario, è facile finire con la sospensione del sussidio.