Come cambia l’indicatore della situazione reddituale delle famiglie italiane

Come cambia l’indicatore della situazione economica equivalente delle famiglie italiane?

 

In primo luogo occorre chiarire che l’Isee è l’indicatore della situazione economica equivalente che permette ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità.  E’ lo strumento privilegiato con cui misurare la ricchezza delle famiglie italiane, e permette, a chi si trova sotto una certa soglia reddituale, di richiedere prestazioni e servizi, sociali e assistenziali che eroga lo Stato, i Comuni, le Regioni, le università o altri enti, tra cui assegni  sociali, detrazioni, aiuti per asili nido, mense, libri, tasse universitarie, borse di studio, assistenza a domicilio, bollette di luce e gas, ecce cc.

Uno strumento fondamentale per quelle famiglie che necessitano l’assistenza dello Stato, specie in questi gravi momenti di crisi economica. Il Governo Monti, già nella manovra salva Italia, ha preannunciato dei cambiamenti nel metodo di calcolo. Vediamo le novità più importanti, nell’attesa di conoscere con maggior certezza il contenuto della riforma.

Le novità 2012

Il nuovo Isee, nelle intenzioni del Governo Monti, dovrà tener conto delle condizioni lavorative attuali e presenti delle persone che lo richiedono per accedere alle prestazioni sociali, nonché deve tener conto anche dell’Imu. Detto ciò si segnala che nella parte reddituale del calcolo dell’indicatore della situazione economia equivalente, ai redditi Irpef verranno sommati ora anche i redditi esenti, come la cedolare secca, i premi di produttività e l’indennità di accompagnamento, scelta che ha fatto discutere. Anche la prima abitazione verrà rivalutata ai fini Imu, con la conseguenza che finirà per pesare molto sul reddito complessivo da tenere in considerazione.

Isee per i disoccupati

 Particolare è la situazione di quei soggetti che hanno perso il lavoro e  vogliano richiedere l’Isee per accedere a servizi agevolati per sé e la propria famiglia.

Quando il soggetto in questione si rivolgerà all’Inps, al caf, al patronato o a qualsiasi altro soggetto abilitato, dovrà tenersi  conto dei dati riguardanti l’attuale situazione reddituale e non quella risalente a due anni precedenti. Il tutto per rendere più agevole l’accesso alle prestazioni assistenziali per cui si richiede l’Isee.

 Isee per i disabili

 Da ultimo si segnala anche la novità, sempre riguardante la riforma dell’Isee del Governo Monti, in riferimento ai soggetti che si trovano in situazioni di disabilità. In tal caso per richiedere l’Isee, si dovrà distinguere tra disabilità media, grave e i casi di non autosufficienza. Proprio nel caso di disabilità grave e di non autosufficienza, si potrà procedere alla deduzione delle spese. Si rimane però in attesa di conferme ufficiali.

 

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