Dal 1 maggio 2023 è possibile presentare domanda di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO). Misura a sostegno del reddito riservata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps.

L’ISCRO è riservata a chi ha subito una riduzione dei redditi superiori al 50% nell’ultimo anno. E’ nata in via sperimentale per sostenere le attività durante la pandemia e termina quest’anno. A spiegare le modalità di accesso all’indennità è l’Inps con circolare Inps n. 14 del 14 marzo 2023.

Come funziona l’ISCRO, requisiti e scadenza termini

L’ISCRO, come detto, è una misura di sostegno al reddito riservata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata in difficoltà economica.

Prevede l’erogazione di una indennità mensile compresa trai i 275,38 euro e gli 881,23 euro, in base ai requisiti posseduti.

La indennità è erogata una tantum e somiglia alla cassa integrazione salariale per i lavoratori dipendenti. E’ riconosciuta in via sperimentale fino a fine anno. La domanda va presentata all’Inps entro il 31 ottobre 2023. Ne hanno diritto solo coloro che non hanno ancora beneficiato dell’ISCRO in precedenza.

L’ISCRO spetta a tutti i lavoratori autonomi iscritti regolarmente alla Gestione Separata che hanno subito perdite di fatturato pari ad almeno il 50% rispetto ai 3 anni precedenti la presentazione della domanda. Sono esclusi a priori coloro che hanno un reddito superiore a 8.972,04 euro.

Le istanze dei lavoratori autonbomni devono essere presentate direttamente al Inps in modalità telematica o tramite i patronati. Per accedere è necessario disporre delle credenziali digitali Spid, Cie o Cns o delegare i Caf abilitati all’inoltro della richiesta.

I requisiti necessari

Come spiega nel dettaglio l’Inps nella circolare di cui sopra, i requisiti necessari per ottenere l’ISCRO sono diversi. Oltre a quello del calo di fatturato pari ad almeno il 50% registrato nell’ultimo anno di attività e al limite di reddito annuo del lavoratore, bisogna anche dimostrare di non

  • essere titolari di altri trattamenti pensionistici;
  • essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • percepire il reddito di cittadinanza;
  • essere in ritardo con il versamento dei contributi previdenziali obbligatori;
  • possedere una partita IVA attiva da meno di 4 anni.

Se durante l’erogazione dell’indennità ISCRO venissero a mancare uno o più requisiti, l’Inps sospenderà immediatamente i pagamenti recuperando altresì gli eventuali indebiti.

Le richieste dovranno essere presentate per via telematica tramite il portale Inps, accessibile con credenziali SPID, CIE o CNS. Oppure da Contact Center Integrato chiamando i seguenti numeri: 803164 da telefono fisso o 06164164 da mobile. Nel presentare la domanda i richiedenti dovranno autocertificare i redditi prodotti.