Calcolo acconto IRAP 2020: l’Agenzia delle Entrate ha fornito interessanti chiarimenti relativi alle novità introdotte dal Decreto Rilancio.

La Circolare n. 27/E del 19 ottobre mette in evidenza quali sono le modalità di determinazione dell’importo dovuto dopo il taglio previsto dal Decreto Rilancio.

In considerazione della situazione di crisi connessa all’emergenza epidemiologica da COVID-19, le imprese con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi non sono tenuti al versamento:

  • della prima rata, pari al 40% dell’acconto dell’IRAP dovuto per il periodo d’imposta 2020,
  • del saldo dell’IRAP relativo al periodo d’imposta 2019, fermo restando il versamento dell’acconto, suddiviso nelle rate legislativamente previste.

È escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per il 2020 l’importo corrispondente alla prima rata dell’acconto.

IRAP 2020, esclusione prima rata acconto IRAP dal calcolo dell’imposta da versare a saldo: chiarimenti del Fisco

Con riferimento al calcolo dell’IRAP da versare per l’anno 2020, l’articolo 24 del Decreto Rilancio sottolinea che:

«Non è […] dovuto il versamento della prima rata dell’acconto dell’IRAP relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019. […] l’importo di tale versamento è comunque escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per lo stesso periodo d’imposta».

Coloro che beneficiano di tale previsione non sono tenuti al versamento della prima rata, pari al 40% dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020, ovvero pari al 50% per i soggetti di cui ai commi 3 e 4 dell’articolo 12-quinquies del decreto-legge n. 34, del 2019.

L’importo corrispondente alla prima rata dell’acconto è escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per il 2020.

Il calcolo dell’acconto dell’IRAP 2020 è effettuato con il metodo storico, ovvero sulla base dell’imposta dovuta per l’anno precedente, al netto di detrazioni, crediti d’imposta e ritenute d’acconto risultanti dalla relativa dichiarazione dei redditi.

Tutti i soggetti contribuenti coloro che presumono di avere un risultato economico inferiore rispetto all’anno precedente possono ricorrere al metodo “previsionale”.

Il calcolo dell’IRAP viene effettuato sulla base dell’imposta presumibilmente dovuta per l’anno in corso, considerando i redditi che il contribuente ipotizza di realizzare.

Ciò può comportare il mancato pagamento dell’acconto dell’IRAP e potrebbe comportare la successiva applicazione di sanzioni e interessi sulla differenza non versata.

IRAP 2020, saldo inferiore alla prima rata di acconto

Il titolare di Partita IVA che applica il metodo storico deve versare per il 2020:

  • l’eventuale saldo,
  • il secondo acconto, pari al 60%.

Chi opta per il metodo previsionale sarà necessario versare:

  • l’eventuale saldo da determinarsi al netto del primo acconto,
  • un secondo acconto pari al 60% dell’imposta complessiva presumibilmente dovuta.