Salve, ho letto degli argomenti che ha trattato per una signora riguardo invalidità. Io soffro di  fibromialgia potrei sapere se è riconosciuta come malattia invalidante? Oppure se no ed è aggiunta anche alla celiachia se così si? Grazie.

Fibromialgia e invalidità

La fibromialgia è una patologia molto complessa, colpisce molti italiani, secondo statistiche sono 1.5 – 2 milioni che soffrono di questa malattia. Si manifesta con dolore muscolare (tendini, legamenti).

In riferimento all’invalidità per patologia: le malattie che danno diritto all’invalidità sono previste in tabelle specifiche.

Purtroppo, non rientrano tutte le patologie e inoltre sono divise per categorie. La categoria per le patologie dell’apparato osteoarticolare e locomotore prevede le malattie che comportano una riduzione della capacità lavorativa. Sono comprese in questa categoria le seguenti malattie:

  • invalidità al 100 per cento per agenesia completa bilaterale degli arti superiori;
  • invalidità al 100 per cento per amputazione bilaterale di coscia o gamba non protesizzabile;
  • invalidità al 100 per cento per perdita o amputazione delle due mani non protesizzabile;
  • invalidità al 90 per cento per perdita o amputazione delle due mani con possibilità di protesi;
  • invalidità all’80 per cento per amputazione bilaterale di coscia, protesizzabile.

La Fibromialgia non rientra nelle malattie invalidanti, quindi non è possibile ottenere l’invalidità.

Celiachia e invalidità

Anche la celiachia inserita tra le malattie “croniche e invalidanti” non costituisce per i pazienti condizione tale da essere definiti e considerati invalidi. Abbiamo già trattato già l’argomento, troverà tutte le informazioni in quest’articolo: Celiachia e Invalidità, quando è possibile?

Conclusioni

Entrambe le patologie non danno diritto all’invalidità in quanto non inserite nelle tabelle delle patologie invalidanti. Ricordiamo, che il caso va valutato singolarmente in base alla gravità della patologia e delle difficoltà che ne derivano. Le consiglio di consultarsi con il suo medico curante.