Invalidità civile, il quesito di un lettore:

Buongiorno ho letto il vostro articolo,le vorrei chiedere alcune cose, siccome sono invalida al 80% ,da un mese fa mi hanno assegnato la pensione, spetta anche a me l’aumento? A chi devo rivolgermi? Io sono invalida dal 2006 però non mi è stata mai data la pensione in quanto precedentemente mi avevano dato il 74% e mi dicevano che non era da pensione, vorrei fare ricorso è quindi poter avere anche gli arretrati che mi spettano x legge, almeno credo,la ringrazio e in attesa di un suo riscontro la ringrazio anticipatamente e le porgo cordiali saluti.

Beatrice

Salve, abbiamo trattato quest’argomento con due articoli, che spiegano quali sono le agevolazioni in caso di un’invalidità  inferiore al 73% e un’invalidità superiore al 75%:

Assegno invalidità, sotto al 73% a cosa si ha diritto? Ci sono aumenti? | La Redazione risponde

Invalidità superiore o uguale al 75%, a cosa si ha diritto? | La Redazione risponde

In questo articolo tratteremo in breve i requisiti che bisogna avere per ottenere l’assegno di invalidità (invalidi parziali) e come fare ricorso per far valere i propri diritti.

Invalidità civile: invalidi parziali

Condizioni per ottenere l’assegno di invalidità:

  • età compresa fra i 18 e i 65 anni di età; in Provincia di Bolzano questa provvidenza è concessa anche ai minori in alternativa all’indennità di frequenza;
  • essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • avere il riconoscimento di un’invalidità dal 74% al 99%;
  • disporre di un reddito annuo personale non superiore a Euro 4.800,38;
  • non svolgere attività lavorativa (condizione non richiesta in Provincia Autonoma di Bolzano);

L’iscrizione alle liste di collocamento è possibile anche se l’attività lavorativa è minima e non comporta il superamento di un reddito personale annuo pari a 7500 euro, per lavoro dipendente, o 4500 euro per lavoro autonomo (salvo maggiorazioni regionali).

Importo assegno invalidità parziale per l’anno 2017: euro 279,47 per 13 mensilità, nella provincia Autonoma di Bolzano è di euro 430,84 per 13 mensilità.

L’assegno è incompatibile con l’erogazione di altre pensioni di invalidità erogate da altri organismi ( INPS, INPDAP, ecc.).

E’ incompatibile con pensioni di invalidità di guerra, lavoro e servizio.

Al compimento del sessantacinquesimo anno di età, la pensione viene trasformata in assegno sociale.

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Invalidità: come fare ricorso

Nel processo di accertamento dell’invalidità civile sono previste due diverse forme di tutela:

giudiziaria, relativa alla fase sanitaria;
amministrativa, relativa alla fase di concessione delle provvidenze economiche.

Ricorso giurisdizionale

Contro il giudizio sanitario della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità è possibile promuovere un ricorso giurisdizionale entro 6 mesi dalla notifica del verbale sanitario. Il termine è perentorio: una volta decaduto sarà possibile solo presentare una nuova domanda amministrativa.

La richiesta di accertamento tecnico preventivo va fatta dal cittadino che intende impugnare un verbale sanitario, prima di dare inizio al contenzioso giudiziale.

L’accertamento viene affidato dal giudice ad un consulente tecnico d’ufficio (CTU), che viene assistito nelle operazioni peritali da un medico legale dell’Inps.

Una volta terminata la consulenza tecnica, il giudice fissa un termine perentorio (non superiore a 30 giorni) entro il quale le parti devono dichiarare se intendono contestare o meno le conclusioni del consulente.

In assenza di contestazioni, il giudice predispone il decreto di omologazione dell’accertamento, che non è più impugnabile né modificabile.

Se invece una delle parti dichiara di voler contestare le conclusioni del CTU, si apre il giudizio con il deposito del ricorso introduttivo nel quale, a pena di inammissibilità, vanno indicati i motivi della contestazione.

Ricorso Amministrativo

Il ricorso amministrativo è ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici che attengono a requisiti non sanitari, quali il reddito, la cittadinanza, la residenza.

Contro il mancato riconoscimento dei requisiti sanitari, infatti, è possibile presentare unicamente ricorso in via giudiziaria.

Presentazione del ricorso

La presentazione dei ricorsi amministrativi deve avvenire esclusivamente per via telematica:

  • direttamente dal cittadino, se in possesso del codice PIN rilasciato dall’Istituto, utilizzando l’apposita procedura “Ricorsi On Line” disponibile nell’Area Servizi del portale;
  • tramite gli Enti di patronato e gli altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’Istituto, attraverso i servizi telematici Inps a loro dedicati.

Conclusioni

Le consiglio di recarsi presso un patronato e far controllare la sua pensione, il ricorso lo può presentare anche tramite loro se sussistono i presupposti per inoltrarlo. Sempre al patronato, potrà fare anche la richiesta della revisione dell’assegno di invalidità.

Fonte: INPS

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