Dal prossimo 1 settembre non sarà più possibile accedere al sito Inps mediante PIN. Il sistema di autenticazione digitale è sostituito dall’accesso tramite Spid, Cie o CNS, già attivo da tempo.

Questo vale per le aziende e i professionisti, quali i patronati, i consulenti, i commercialisti, ecc. Il cittadino che è abituato ad autenticare l’accesso al sito Inps mediante PIN potrà ancora utilizzarlo fino ad ottobre.

Inps, stop al PIN dal 1 settembre

Quindi ancora poco tempo per aziende e intermediari per organizzarsi e passare al nuovo sistema di autenticazione digitale dei servizi della P.

A. Lo specifica una recente circolare Inps, la numero 95 del 2 luglio 2021, facendo riferimento alle “misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” del così detto. decreto Semplificazioni del 2020.

“L’impiego di tali strumenti per la gestione dell’identità digitale offre maggiori livelli di sicurezza di accesso e il vantaggio di utilizzare una sola identità digitale per potere interagire con tutte le pubbliche Amministrazioni”.

Aziende e intermediari dovranno quindi adattarsi al nuovo sistema di autenticazione entro la fine di agosto. Cosa che nel 90% dei casi è già stata fatta da tempo e solo pochi operatori utilizzano ancora il PIN per accedere ai servizi Inps.

Per i cittadini un mese in più

Se per aziende e professionisti resta poco tempo per adattarsi, ai cittadini è dato un mese in più. Come anticipato dall’Inps in una precedente nota, a tutti coloro che accedo nono singolarmente tramite codice fiscale è concesso più tempo per assicurare una migliore e graduale transizione.

Fra gli utenti, coloro che si autenticano ancora mediante PIN sono molti. Eppure le attivazioni di Spid sono per accedere ai servizi online della P.A. sono milioni e continuano ad aumentare di giorno in giorno.

In ogni caso – precisa l’Inps – a breve sarò avviata una campagna di comunicazione per informare l’utenza dell’evoluzione in atto e, in particolare, delle modalità e dei termini del passaggio dal PIN alle credenziali SPID, CIE e CNS, che saranno resi noti sul sito Inps e sui social network, presso gli intermediari autorizzati e gli stakeholder dell’Istituto.