Prosegue il ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende italiane. Il 60 per cento delle autorizzazioni Cig rilasciate dal Inps riguarda sempre l’emergenza sanitaria Covid-19.

A novembre – dichiara l’Inps in una nota – autorizzate 91,1 milioni di ore di cassa integrazione salariale. L’istituto precisa che gli interventi sono stati pari a 25,4 milioni di ore, con una variazione congiunturale del -25,0% rispetto a ottobre.

Cassa integrazione in deroga giù del 32%

Più nel dettaglio, per la cassa integrazione straordinaria di novembre sono state autorizzate 32,3 milioni di ore, di cui 4,2 milioni per solidarietà, con un incremento del 225,7% rispetto a novembre 2020 (9,9 milioni).

La variazione congiunturale rispetto a ottobre 2021 è pari al +127,3%.

Gli interventi di Cig in deroga di novembre 2021, invece, sono stati pari a 12,1 milioni di ore, con un decremento del -32,4% rispetto a ottobre, mentre rispetto a novembre 2020 (73,9 milioni di ore) si registra una variazione tendenziale del -83,6%.

Il numero di ore autorizzate nel mese di novembre 2021 nei fondi di solidarietà è pari a 21,2 milioni. Con un decremento del -36,3% rispetto a ottobre e una variazione tendenziale del -83,6% rispetto a novembre 2020 (129,2 milioni).

Sempre a novembre – dice l’Inps – autorizzate 35,1 milioni di ore, con un decremento del -45,6% rispetto alle ore autorizzate a ottobre 2021.

Settori tessile, abbigliamento e commercio ancora in difficoltà

Riguardo la cassa integrazione ordinaria, i settori con il maggior numero di ore autorizzate sono: “industrie tessili e abbigliamento” con circa un milione di ore e “pelli cuoio e calzature” con quasi 500 mila ore.

Questi due settori sono gli unici che dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 possono fruire ancora della Cig ordinaria con causale Covid-19 e assorbono l’82% delle autorizzazioni del mese di novembre.

Per la cassa integrazione in deroga il settore con il maggior numero di ore autorizzate è il “commercio” con 5,6 milioni di ore. Seguono “alberghi e ristoranti” con 2,9 milioni e “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 1,5 milioni di ore.

Questi tre settori assorbono l’83% delle ore autorizzate a novembre per le integrazioni salariali in deroga.