Cosa accade se il dipendente entra in azienda prima dell’inizio del suo turno di lavoro (o resta dopo la fine del suo turno) e si fa male? Ha diritto al risarcimento e la responsabilità dell’infortunio sul lavoro è sempre del datore di lavoro?

In ogni caso, quando un dipendente si fa male all’interno dell’azienda, anche se non accade nell’orario di lavoro, la responsabilità è sempre del datore di lavoro che dovrà, quindi, risarcirlo. A chiarire questo punto è la Corte di Cassazione con la sentenza numero 40796 del 2017 nella quale si stabilisce che non è importante il momento in cui il lavoratore si è infortunato ma il luogo (l’azienda, appunto).

La responsabilità del datore di lavoro, secondo i giudici, sussiste anche quando l’infortunio sia dovuto a imprudenza, negligenza e disattenzione da parte del lavoratore e anche quando non avrebbe dovuto trovarsi in azienda. La normativa della sicurezza sul lavoro, infatti, mira a salvaguardare la sicurezza e la salute dei dipendenti anche dagli errori dei dipendenti stessi a patto che, però, siano connessi con l’attività lavorativa.

L’infortunio sul lavoro, quindi, non deve avere connessione con l’orario di lavoro, del tutto ininfluente secondo i giudici, ma con il luogo (l’azienda) per il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro. La sicurezza dei dipendenti, infatti, non è salvaguardata dall’osservanza dell’orario di lavoro ma dall’organizzazione dell’attività lavorativa nell’azienda.

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