Gent.ma, mia moglie ha ottenuto l’invalidita, il verbale dice: Ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età. Le chiedo: per ottenere l’indennità di accompagnamento devo rifare un ulteriore visita oppure basta solo la domanda? Grazie un cordiale saluto.

Purtroppo bisogna rifare tutto l’iter daccapo, la domanda e le visite. Vediamo nel dettaglio chi può ottenere l’indennità di accompagnamento e come fare la domanda.

Indennità di accompagnamento

Possono richiedere l’indennità di accompagnamento i soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

La prestazione è riconosciuta dall’INPS e spetta a chiunque si trovi nelle condizioni accertate di minorazione indipendentemente dal reddito e dall’anzianità.

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Requisiti richiesti

L’indennità è riconosciuta a chi:

  • è stato riconosciuto totalmente inabile (100%) per affezioni fisiche o psichiche;
  • è impossibilitato a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure a compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua;
  • è cittadino italiano;
  • è cittadino straniero comunitario iscritto all’anagrafe del comune di residenza;
  • è cittadino straniero extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno (articolo 41 Testo unico immigrazione);
  • ha residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Ultra 65enne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (L. 18/1980 e L. 508/1988).

Come fare la domanda

Bisogna rivolgersi al medico di famiglia e farsi rilasciare il certificato medico introduttivo.

Una volta ottenuto il certificato medico introduttivo e il codice allegato, la domanda si presenta online all’INPS attraverso il portale INPS.

In alternativa si può fare domanda tramite enti di patronato o le associazioni di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS) usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

L’iter di riconoscimento si conclude con l’invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC se fornito dall’utente e resta disponibile nella cassetta postale online.

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