Capita molto spesso di vedere persone che fanno finta di nulla girandosi dall’altra parte in caso di bisogno di altri e dover ricorre a quello che prevede il codice penale in relazione alle regole di comportamento dei cittadini lascia basiti.

La legge, proprio a causa dell’indifferenza generalizzata, si vede costretta a mettere per iscritto le regole che, invece, dovrebbero far parte della coscienza dei cittadini come per esempio quella che impone ai passanti di aiutare eventuali feriti in un incidente stradale.

Ovviamente, se si nota che ai feriti già ha prestato soccorso qualcun altro si può proseguire per la propria strada per non creare troppa confusione. Ma è bene sapere che il passante che non presta i primi soccorsi ai feriti coinvolti in un incidente stradale si macchia di omessa solidarietà, un reato che viene punito dalla legge . Il codice penale, quindi, in questo caso, cerca di imporre ai cittadini una sorta di modello etico-cultrale imponendo la solidarietà verso gli altri e andando, forse, anche al di là dei suoi compiti.

Il codice penale sull’omissione di soccorso dice testualmente che “Chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro”.

Se il passante non aiuta i feriti e dalla sua omissione deriva una lesione personale del ferito la pena aumenta, ma se dall’omissione deriva la morte la pena è raddoppiata. Il codice penale ai passanti chiede soltanto due cose: prestare i primi soccorsi ai feriti ed avvisare le autorità. Se il passante non osa toccare i feriti per non peggiorare le loro condizioni, però, non commette reato a patto che chiami l’ambulanza, la Polizia o i Carabinieri.