Dal 1 marzo 2021 per accedere ai servizi online di Inail e Inps bisogna essere in possesso di Spid. A ricordarlo con una nota è l’Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro. Patronati, consulenti, intermediari e utenti dovranno quindi munirsi del nuovo sistema pubblico di identità digitale.

Con il passaggio a Spid si unifica il sistema di accesso ai servizi offerti dal Ministero del Lavoro. Non sarà quindi più possibile utilizzare le precedenti credenziali del portale informativo e di servizio Cliclavoro oppure il Pin del sito Inps per presentare le dimissioni volontarie.

Inail, accesso al sito solo tramite Spid

Cosa cambia dunque dal 1 marzo 2021? In pratica l’Inail – come recita la circolare dello scorso 20 ottobre 2020 – avvierà il processo alla transizione verso l’utilizzo esclusivo dello Spid a partire dal 1 marzo 2021. Nel frattempo non verranno più rilasciate nuove credenziali di accesso, mentre quelle in essere potranno essere ancor utilizzate ma sono temporaneamente.

Dal 28 febbraio 2021 non sono più rilasciate nuove credenziali Inail a nessuna categoria di utenti.
I nuovi soggetti che richiedono a qualunque titolo l’abilitazione ai servizi online devono utilizzare come esclusiva modalità di accesso Spid, Cie e Cns
.

Per i soggetti già registrati e non appartenenti alle categorie per le quali è già stato previsto l’obbligo di accesso esclusivo tramite Spid, Cie e Cns, restano valide le credenziali precedentemente rilasciate fino a nuova data stabilita da Inail e comunque non oltre il termine del 30 settembre 2021.
Inoltre, dal 1° marzo 2021 gli utenti registrati nel profilo Amministrazioni statali in gestione per conto dello Stato, sia che richiedono per la prima volta l’abilitazione sia che siano già in possesso di credenziali Inail, non possono più operare con le credenziali già rilasciate ma devono accedere ai servizi online tramite Spid, Cie e Cns.

Periodo di transizione terminato

Il decreto semplificazioni prevede che fino al 28 febbraio 2021 si possa accedere ai siti web della pubblica amministrazione anche tramite PIN e altre credenziali precedentemente abilitate.

Dal 1 marzo 2021, però, l’Inail consentirà l’accesso esclusivamente tramite:

il Sistema pubblico di identità digitale (Spid),

la Carta d’identità elettronica (Cie);

la Carta nazionale dei servizi (Cns).

Potranno accedere ai servizi in rete e online dell’Inail tramite SPID, CIE e CNS:

  • Istituti di patronato e di assistenza sociale;
  • Agronomi e dottori forestali;
  • Agrotecnici e agrotecnici laureati;
  • Avvocati;
  • CAF imprese;
  • Centro servizi per il volontariato;
  • Consorzi Società Cooperative;
  • Consulenti del lavoro;
  • Dottore commercialista ed esperti contabili;
  • Periti agrari e periti agrari laureati;
  • Raccomandatari marittimi;
  • Servizi di associazione -Non società;
  • Servizi di associazione –Società capogruppo;
  • Società tra professionisti (STP);
  • Tributaristi, revisori e altri professionisti per imprese senza dipendenti.

 

Poi Spid obbligatorio. Dal 28 febbraio 2021, infatti, tutti i siti della Pubblica amministrazione saranno accessibili attraverso questa modalità di accreditamento, in attuazione del decreto Semplificazioni del luglio scorso, convertito in legge l’11 settembre.

Come si richiede lo Spid

La richiesta dello Spid è molto semplice. Accedendo ad apposto sito del governo occorre inserire i propri dati anagrafici corredati di indirizzo di posta elettronica e numero di cellulare tenendo a portata alcuni documenti.

Carta di identità e codice fiscale in primis. Per la validazione dei dati occorrerà registrarsi presso uno degli identity provider autorizzati ed elencati dopo di che si otterranno le credenziali per l’accesso a tutti i servizi della PA.