“La maggior parte della vita la passiamo in coda davanti agli sportelli sbagliati a pagare le multe prese da altri“, afferma Fabrizio Caramagna. In effetti a tutti noi capita, prima o poi, di perdere tanto tempo allo sportello di un istituto di credito per pagare delle sanzioni. Quest’ultime frutto di infrazioni di vario genere, come, ad esempio, una violazione del Codice della Strada oppure per il mancato o ritardato pagamento di una tassa nazionale.

A prescindere dal motivo per cui si debba pagare una multa, si tratta indubbiamente di una voce che pesa notevolmente sul bilancio delle famiglie interessate.

Un peso che si rivela essere per molti insormontabile perché alle prese con delle difficoltà non indifferenti a causa della crisi economica in corso.

Rottamazione e sanatoria cartelle esattoriali 2023

Al fine di garantire un sostegno alle persone maggiormente colpite dalla situazione, il Governo Meloni ha deciso di intervenire attraverso l’introduzione di misure ad hoc. In particolare, in base a quanto si evince dalla Legge di Bilancio 2023 molti debitori potranno beneficiare di una pace fiscale. Quest’ultima, così come si legge sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, prevede:

“A partire dal 31 marzo 2023 cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. Rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020”.

In quali città è più facile che le multe sotto i mille euro e l’IMU saranno cancellate

L’importo di mille euro si riferisce alla singola voce e non al totale della cartella. Questo vuol dire che in presenza di più debiti pregressi con il Fisco di importo inferiore a mille euro si avrà diritto alla relativa cancellazione.

Vi è però un’eccezione che riguarda i debiti con i Comuni. Le sanzioni di competenza locale, come multe e Imu, infatti, vedranno la cancellazione in automatico degli interessi e delle sanzioni aggiuntive accumulate per i ritardi.

Resta invece da pagare l’importo in sé dal debito. Sarà compito di ogni Comune decidere, entro il prossimo 31 gennaio, se stralciare definitivamente i tributi non ancora pagati dai contribuenti oppure continuare a richiedere la loro riscossione. Molti Comuni, a tal proposito, hanno già manifestato la volontà di non aderire alla rottamazione. Questo perché le multe e le imposte locali come l’Imu rappresentano una fetta importante del bilancio di un Comune.

La relativa cancellazione, pertanto, avrebbe un peso non indifferente dal punto di vista della gestione finanziaria. È possibile quindi desumere che difficilmente i piccoli Comuni opteranno per il condono. Più facile, invece, che ad optare per tale agevolazione siano le grandi città dove c’è più personale e soprattutto maggiori entrate. Nel dubbio, comunque, è bene rivolgersi all’ufficio tributi del Comune di residenza in modo tale da sapere se si potrà o meno beneficiare della cancellazione delle multe sotto i mille euro e l’Imu.