Per andare in pensione subito: ecco le tre vie indicate dall’Inps (GUIDA). Ovverosia, la pensione anticipata ordinaria, la quota 100 e l’Opzione Donna. Ma in realtà solo una di queste tre misure di pensionamento anticipato è strutturale. Si tratta, nello specifico, della pensione anticipata ordinaria. In particolare, per le tre vie indicate dall’Inps nella guida, la pensione anticipata ordinaria è una misura che è collegata all’aspettativa di vita.

Al momento, per andare in pensione prima con l’anticipata ordinaria, non c’è alcun requisito anagrafico da rispettare.

Ma da oggi, e fino alla data del 31 dicembre del 2026 salvo cambiamenti, servono 41 anni e 10 mesi di contributi versati per le donne. E 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini.

Andare in pensione subito: ecco le tre vie indicate dall’Inps (GUIDA)

Diverso è invece il discorso per la quota 100. E per l’Opzione Donna che, infatti, non sono delle misure strutturali. L’attuale quota 100 scadrà infatti il prossimo 31 dicembre del 2021. Ma la misura sarà accessibile anche nel 2022 secondo i criteri riportati in questo articolo.

Per andare in pensione prima con la quota 100 servono i due requisiti. Ovverosia, quello anagrafico e quello contributivo. Precisamente, 62 anni di età e 38 anni di contributi previdenziali. Con la somma che, non a caso, fa proprio 100.

Opzione Donna, si va verso la proroga della misura anche nel 2022?

Tra le tre vie indicate dall’Inps per andare in pensione, Opzione Donna ha invece un requisito anagrafico che è più basso. Rispetto al pensionamento anticipato con la quota 100. Ovverosia, non 62 anni ma 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti. E 59 anni quale requisito anagrafico di accesso ad Opzione Donna per la lavoratrici autonome. Con il requisito dei 35 anni di contributi versati entro la data del 31 dicembre del 2020.

Opzione Donna, inoltre, permette di andare in pensione prima. Ma in realtà solo fino ad un certo punto.

In quanto ci sono due ampie finestre di decorrenza. Precisamente, 18 mesi per le lavoratrici autonome. E 12 mesi di finestra di decorrenza, calcolata a partire dalla maturazione dei requisiti, per le lavoratrici dipendenti.