Andare in pensione nel 2022 a 64 anni con 38 anni di contributi previdenziali versati. Così, nelle intenzioni del Governo italiano, lo scalone della riforma Fornero diventa uno scalino. Ma poi si sale ancora, nel 2023, fino a portare, con la Quota 104, l’età per il pensionamento anticipato a 66 anni.

In pensione nel 2022 a 64 anni con 38 di contributi. Quindi, con la Quota 102 e con un requisito anagrafico pari a due anni in più rispetto all’attuale Quota 100. Una misura in scadenza, con il triennio sperimentale, proprio alla fine del corrente anno.

E per la quale le chance di una proroga/rinnovo per il 2022 sembrano essersi del tutto azzerate.

In pensione nel 2022 a 64 anni con 38 di contributi: così lo scalone diventa uno scalino (ma poi si sale ancora)

Il passaggio dalla Quota 100 alla 102, e poi ancora a salire fino alla Quota 104, non sembra però convincere tutti i partiti che attualmente sostengono la maggioranza. Quella guidata dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Al punto che già si parla dell’introduzione di deroghe. Così come c’è chi è pronto a scommettere che alla fine la Quota 102 non passerà.

Andare in pensione nel 2022 a 64 anni con 38 di contributi significa praticamente aumentare di due anni l’età pensionabile per chi nel 2022 compirà 62 anni. Non potendo più accedere alla Quota 100. Ma poi, come il gatto che si morde la coda, chi compirà 62 anni nel 2022 l’anno successivo si troverà la strada sbarrata. Perchè dalla Quota 102 nel 2023 si passerà alla Quota 104 con il requisito anagrafico di 66 anni.

Così lo scalone Fornero diventa uno scalino, ma l’incertezza regna sovrana

Ecco perché, come sopra accennato, per andare in pensione nel 2022 a 64 anni con 38 di contributi, sono allo studio deroghe e vie d’uscita per chi sarà penalizzato dallo scalone anche se questo dovesse diventare uno scalino. In più, al momento si rischia per il 2022 pure il blocco di Opzione Donna.

Così come ora non è più sicuro che, per il prossimo anno, l’Ape sociale sarà davvero rafforzato ed esteso.