Buongiorno, io sono una donna di 59 anni, sono nata nel 1959, sono una dipendente privata.

Ho iniziato a lavorare nel 1977 prima senza libretti e poi mi hanno messo a posto con i libretti e quindi con i libretti sono in regola dal 1/12/1977 fino ad adesso che ho a dicembre di quest’anno 42 anni di contributi e andrei in pensione con il sistema misto.
Vorrei sapere quando potrò andare in Pensione senza nessuna decurtazione di nessun tipo, perché io non voglio andare in pensione con il famoso 100 perché ci perderei eccome, allora la mia domanda sarebbe: quando potrò andare in pensione e se devo andare con quale età anagrafica? E quanti anni di contributi?
La ringrazio per la risposta che mi invierà e La saluto cordialmente
N.B. Lavoro come impiegata privata in una Ditta.

Pensione quota 100: quali penalizzazioni?

La pensione con quota 100 non prevede penalizzazioni sul calcolo dell’assegno pensionistico che viene calcolato sull’intero montante contributivo senza decurtazioni.

L’eventuale assegno pensionistico più basso rispetto alla pensione di vecchiaia sta nel fatto che accedendo alla quota 100 a 62 anni si versano 5 anni di contributi in meno e, quindi, l’assegno è calcolato su 5 anni di contributi non versati in meno.

In ogni caso lei non può accedere alla quota 100 poiché la misura per la pensione richiede, almeno 62 anni di età unitamente a 38 anni di contributi. Per pensionarsi con la quota 100, quindi, dovrebbe lavorare ancora 3 anni (ma la misura dura fino al 31 dicembre 2021 e non so se farebbe in tempo a rientrarci).

Pensione anticipata Fornero: sono previste penalizzazioni?

Alla pensione anticipata può accedere fin da subito poiché anche per il 2019 per le donne sono richiesti 41 anni e 10 mesi di contributi e lei, da quel che scrive, ne possiede 42 anni. Anche con la pensione anticipata vale lo stesso discorso che le ho spiegato per la quota 100.

Non sono previste penalizzazioni sull’assegno ma accedendo alla pensione ora, che ha 59 anni, l’assegno sarebbe più basso rispetto a quello che percepirebbe accedendo alla pensione di vecchiaia a 67 anni, poiché in quel caso avrebbe lavorato 8 anni in più versando, di conseguenza, 8 anni di contributi in più su cui verrebbe calcolato il suo assegno pensionistico. Ma non si parla di penalizzazioni, solo di contributi non versati che non fanno cumulo: se accede ora alla pensione l’assegno è calcolato su 42 anni di contributi, se attende la pensione di vecchiaia l’assegno sarebbe calcolato su 50 anni di contributi e, come penso possa capire, la cosa cambia ma lavorerebbe altri 8 anni.

Alternative di pensionamento

Le alternative che, quindi, ha per accedere alla pensione sono:

  • opzione donna con 58 anni di età e 35 anni di contributi e il ricalcolo contributivo dell’assegno (che non le ho illustrato sopra proprio perchè si subiscono pesanti penalizzazioni ed ha alternative di pensionamento che non ne presentano)
  • pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contributi
  • pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni

 

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