Come fare per andare in pensione con la Quota 41 pura a partire dal 2023? Servirebbe che l’attuale Governo italiano, che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, approvasse l’apposito provvedimento. Per garantire il ritiro dal lavoro con 41 anni di contributi previdenziali versati. Senza vincoli di età e senza nessun altro requisito da rispettare.

Pur tuttavia, ad oggi la misura per la pensione con la Quota 41 pura dal 2023 rischia di essere un miraggio. E di rimanere tale. In quanto, a causa della guerra in Ucraina, l’iter di revisione strutturale della previdenza pubblica non solo è fermo.

Ma di questo passo la riforma delle pensioni, con decorrenza dal prossimo anno, rischia di saltare.

In pensione con la Quota 41 a partire dal 2023? La misura strutturale diventa cavallo di battaglia verso le prossime elezioni politiche

Detto questo, per andare in pensione con la Quota 41 pure dal 2023 già da tempo i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno fatto pressing sul Governo italiano. Ma nei fatti la misura non è stata mai presa in seria considerazione dal Governo Draghi. In ogni caso, la misura andare in pensione con la Quota 41 pura dal 2023 ha trovato nella Lega nuovi alleati.

Non è peraltro una novità, ma il leader del Carroccio Matteo Salvini è tornato con forza a rimarcare l’importanza di istituire proprio la Quota 41 pura a partire dal prossimo anno. Rendendo così la potenziale misura strutturale uno dei cavalli di battaglia della Lega verso le prossime elezioni politiche.

Che ne sarà del cantiere aperto sulla revisione della previdenza pubblica?

Aspettando di saperne di più, proprio sull’ipotesi di pensione con la Quota 41 pura dal 2023, in realtà con il cantiere della riforma in stand-by si rischia ancora per un altro anno di non avere una previdenza pubblica rivista e corretta. Nonché al passo con i tempi.