Ecco lo scivolo per andare in pensione anticipata a soli 60 anni. Perché torna a sorpresa anche la Quota 95. Ovverosia, ritirarsi dal lavoro con il requisito anagrafico dei 60 anni. E con 35 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Per la precisione, quella della pensione anticipata a solo 60 anni è una proposta cara ai partiti più a sinistra nello scacchiere politico.

Una misura che, chiaramente, remerebbe contro quello che, invece, è l’attuale orientamento del Governo italiano. Per il post Quota 100, infatti, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha apertamente parlato di ritorno alla normalità.

Altro che in pensione anticipata a soli 60 anni, ma a 64 con l’introduzione dal prossimo anno della Quota 102. Così come è riportato in questo articolo.

In pensione anticipata a soli 60 anni, torna a sorpresa anche la Quota 95

La Quota 95 per tutti, al fine di andare in pensione anticipata a soli 60 anni, è chiaramente irrealizzabile. Considerando sia l’attuale orientamento del Governo italiano. Sia il costo elevato che una misura di questo tipo avrebbe per le casse dello Stato.

E questo anche considerando il progressivo invecchiamento della popolazione. Perché per fortuna si vive più a lungo. Ma tutto ciò genera un effetto collaterale. Ovverosia, l’aumento dell’età pensionabile.

La Quota 95 con Opzione Donna dal 2022 per le lavoratrici autonome

Su andare in pensione anticipata a soli 60 anni, in verità c’è anche da dire che una Quota 95 dal 2022 c’è. Ed è quella rappresentata da Opzione Donna per le lavoratrici dipendenti. Che potranno esercitare l’opzione di ritiro anticipato dal lavoro con 35 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. E con 60 anni di età. Mentre per le lavoratrici autonome si sale di 1 anno a 61. Con la quota che, quindi, sale nella fattispecie a 96.

Sempre con il requisito contributivo dei 35 anni. Sulla misura, tra l’altro, il Governo italiano ha introdotto uno scalino di due anni. In quanto per l’Opzione Donna 2021, con i requisiti da maturare dodici mesi prima, l’età è fissata a 58 anni per le lavoratrici dipendenti.

Ed a 59 anni per le lavoratrici autonome. In pensione anticipata a soli 60 anni, quindi. Anzi, con 1-2 anni in meno.