Andare in pensione a 62 anni nel 2022 senza la Quota 100 potrebbe essere ancora possibile. Ecco perché e come si accendono di nuovo le speranze. Visto che per martedì prossimo, 16 novembre del 2021, c’è in programma un nuovo incontro tra il Governo italiano ed i sindacati.

Con il premier Mario Draghi che potrebbe aprire proprio alla pensione a 62 anni anche nel 2022. Ed anche senza la Quota 100 in scadenza a fine anno. Ma comunque attraverso l’applicazione del sistema contributivo. L’incontro del 16/11, in particolare, è fissato a Palazzo Chigi a partire dalle ore 17,30.

In presenza dei tre leader di Cgil, Cisl e Uil.

Quindi, si potrebbe andare in pensione a 62 anni con la quota di prestazione erogata solo in base ai contributi previdenziali obbligatori effettivamente versati. L’idea del contributivo per tutti non è chiaramente una novità. Visto che nelle scorse settimane era stato il presidente dell’INPS a proporre il cosiddetto anticipo contributivo.

In pensione a 62 anni nel 2022 senza la Quota 100. Ecco perché e come si accendono di nuovo le speranze

Tra la Quota 102, e la possibilità di andare pensione a 62 anni nel 2022 con il contributivo, senza la Quota 100, si allontanerebbe così il ripristino dello scalone della riforma Fornero. Inoltre, aprendo al contributivo per tutti con 62 anni di età, in realtà quella del Governo Draghi sulle pensioni non sarebbe più una vera e propria riforma.

Al netto di Quota 102, per il post Quota 100, non ci sarebbero infatti novità per i lavoratori in senso peggiorativo. Oltre alla possibilità di andare in pensione a 62 anni nel 2022 senza la Quota 100. Visto che l’Ape Sociale 2022 sarà estesa. Così come per l’Opzione Donna lo scalino iniziale di 2 anni è stato tolto.

Ecco perché e come si accendono di nuovo le speranze per il dopo Quota 100

In caso di introduzione della misura per andare in pensione a 62 anni nel 2022, quindi, dal prossimo anno il post Quota 100 sarebbe di certo meno penalizzante.

Per i lavoratori e per le lavoratrici che magari, pur avendo almeno 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati, compiranno il 62esimo anno di età proprio l’anno prossimo.