Con i requisiti per la pensione di vecchiaia che si fanno sempre più rigidi, sono in molti a sentirsi stanchi e inidonei al lavoro avvicinandosi a fine carriera. L’età e gli acciacchi pesano con l’avanzare degli anni. E purtroppo sappiamo bene che la lista dei lavori considerati usuranti non è assolutamente esaustiva. Dopo i 60 anni un tempo il traguardo della pensione era vicino, ora, nella migliore delle ipotesi si intravede in lontananza. A volte non si tratta solamente di stanchezza (fisica o mentale).

L’inidoneità a certe mansioni può essere concreta. Per chi ha un’invalidità già riconosciuta la strada è più facile ma non tutti sanno che esiste anche una cd invalidità pensionabile. Si chiama così proprio perché è specifica per il mondo del lavoro.

Ipotizziamo il caso di un soggetto con un deficit fisico che, nonostante questo, ha sempre condotto una vita normale e non si è mai mosso per ottenere l’invalidità civile. Con l’avanzare dell’età questo problema potrebbe diventare sempre più invalidante, magari non nella vita personale ma in quella professionale, rispetto a specifiche mansioni, si.

In pensione a 61 anni o anche prima per invalidità specifica senza certificazione ASL

L’invalidità specifica lavorativa ai fini pensionabili è prevista dalla legge n° 222 del 1984. Come molti sanno, invece, la normativa sulla invalidità civile generica è contenuta alla legge n° 118 del 1971. Ci sono voluti tredici anni per cui la legge si interessasse di tutelare questa fattispecie in modo autonomo.

A riconoscerla è la commissione medica Inps, chiamata a valutare caso per caso la sussistenza dei requisiti. Se il lavoratore dimostra di avere un’invalidità specifica al lavoro pari ad un minimo di 80%, allora ha diritto alla pensione anticipata seguendo questa via. Anche chi ha già un’invalidità civile generica riconosciuta dalla ASL e superiore all’80% dovrà sottoporsi a questa visita medica. Proprio perché i presupposti sono diversi e le due situazioni non coincidono.

Intuitivamente è più facile che in questi casi sia riconosciuta ma non è da escludere il contrario. E può accadere che sia riconosciuta a chi non ha la certificazione ASL attestante un’invalidità civile superiore all’80 per cento.

Se non riesci più a lavorare forse puoi smettere!

L’anticipo sull’uscita rispetto ai requisiti della pensione di vecchiaia è importante: 61 anni per gli uomini e addirittura 56 per le donne. A conti fatti, stando ai parametri anagrafici attuali, la pensione per invalidità specifica permette di smettere di lavorare fino a 11 anni prima (per le donne). Certo la strada non è facile proprio perché si tratta di una via per casi isolati. Prima di tutto sono richiesti un minimo di 20 anni di versamenti. E’ prevista inoltra una finestra temporale di 12 mesi dalla domanda prima di vedersi accreditata la prima mensilità.