Imu e Tasi chi è obbligato a pagare in caso di leasing immobiliare? Vediamo insieme chi è il soggetto passivo di Imu e Tasi.

Imu e Tasi in caso di leasing immobiliare: chi è il soggetto passivo

Il soggetto passivo IMU è il proprietario o chi altro vanti sull’immobile altro diritto reale di godimento (usufrutto, abitazione, ecc.). Non è, invece, soggetto passivo IMU l’occupante l’immobile, ad esempio comodatario o inquilino.

Per la TASI, invece, il soggetto passivo, oltre che il proprietario è anche l’eventuale occupante.

Ciascuno versa la propria quota TASI nella misura fissata dalla delibera comunale, o in mancanza di previsione, in quella fissata dal legislatore.

Inoltre, qualora l’immobile occupato rappresenti abitazione principale (di categoria catastale non di lusso) per l’inquilino, questi, dall’anno 2016, non versa la sua quota TASI.

Imu e Tasi in caso di leasing immobiliare: regole generali

In caso di leasing, il legislatore prevede una disciplina diversa, ossia che l’IMU e la TASI sono dovute dal locatario e non dalla società di leasing), e sono dovute dalla data di stipula del contratto stesso e per tutta la durata. In caso di leasing, il soggetto passivo dei due tributi diventa il solo utilizzatore dell’immobile e non il proprietario concedente, cliccando qui, potrete consultare la guida MEF : guida MEF sull’unità abitativa in leasing immobiliare.

Imu e Tasi in caso di leasing immobiliare: chiarimenti

Se l’unità abitativa presa a leasing rappresenta la propria abitazione principale, sulla base dell’attuale disciplina, non si verserà né IMU né TASI per il 2016 se l’unità abitativa è di categoria catastale non di lusso (A2, A3, A4, A5, A6 e A7), mentre si dovrà versare IMU e TASI se appartenente a categoria catastale di lusso (A/1, A/8 e A/9). Lo stesso discorso vale per le pertinenze legate all’abitazione principale, esclusivamente per le categorie catastali C/2, C/6 e C/7.