Il legislatore si allinea alla giurisprudenza per quanto riguarda l’agevolazione IMU abitazione principale dei coniugi che abbiano stabilito residenza in due comuni differenti.

Un emendamento al decreto fiscale (decreto-legge n. 146 del 2021) collegato alla manovra di bilancio 2022, risolve la questione.

La definizione di abitazione principale ai fini IMU

Per comprendere la portata dobbiamo richiamare la definizione di abitazione principale ai fini IMU. Per tale si intende si intende il fabbricato, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.

La stessa normativa IMU stabilisce altresì che laddove i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nello stesso territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile.

Esempio

Marito e moglie sono proprietari di due immobili situati entrambi nel comune di Milano. Il marito stabilisce la sua residenza e dimora abituale in uno dei due e la moglie invece nell’altro. In tal caso, ai fini IMU, solo uno dei due immobile potrà considerarsi, per il nucleo familiare, come abitazione principale ai fini IMU (la scelta è a discrezione).

IMU abitazione principale: novità per le famiglie

Con riferimento a quest’ultima previsione legislativa, il MEF (Ministero Economia e Finanze), con riferimento alla vecchia IMU (in vigore fino al 31 dicembre 2019), aveva ammesso la possibilità della doppia abitazione principale, laddove, i due immobili dell’esempio di cui sopra fossero situati in comuni diversi. In questo caso, infatti, la differente residenza potrebbe essere giustificata da diverse esigenze, come quella lavorativa (Circolare n. 3/DF del 2012). Tale principio si riteneva applicabile anche per la nuova IMU (in vigore dal 1° gennaio 2020).

La Cassazione, invece, si è mostrata recentemente contraria a questa interpretazione, dapprima con la Sentenza n.

20130 del 24 settembre 2020 e poi con l’Ordinanza n. 28534/2020. Per i giudici supremi non fa differenza se gli immobili sono situati nello stesso comune o in comuni diversi.

Ora a ciò intende allinearsi anche il legislatore, il quale, nel decreto fiscale in fase di conversione in legge, stabilisce che se i membri del nucleo familiare hanno stabilito la residenza in immobili diversi, l’agevolazione IMU abitazione principale si applica con riferimento ad un solo immobile e ciò sia nel caso di immobili situati nello stesso comune, sia laddove gli immobili siano ubicati in comuni diversi. La scelta è lasciata alla discrezionalità dello stesso nucleo familiare.

Si precisa che il decreto fiscale in commento è ancora in fase di conversione in legge. Dunque, l’emendamento in questione dovrà avere conferma in sede di approvazione definitiva della legge di conversione.

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