L’IMU 2023 si presenta con qualche novità. C’è l’esenzione IMU per gli immobili occupati abusivamente. C’è la nuova ILIA (che sostituisce l’IMU nel Friuli Venezia Giulia). Altra importante novità riguarda le aliquote da utilizzare per il calcolo.

Il tributo, ricordiamo, si paga in acconto e saldo. L’acconto scade il 16 giugno di ogni anno ed il saldo il 16 dicembre dello stesso anno. Se la scadenza cade di sabato o domenica, si slitta al primo giorno lavorativo successivo.

Per l’IMU 2023, le scadenze, dunque, sono 16 giugno 2023 (acconto IMU 2023) e 18 dicembre 2023 (saldo IMU 2023).

Le aliquote per il calcolo

L’IMU si calcola applicando alla base imponibile (che varia a seconda del tipo di immobile soggetto al tributo) le aliquote previste.

Al riguardo, il legislatore (legge di bilancio 2020 commi da 748 a 755) prevede delle aliquote base. A questa aliquote, ogni comune (l’IMU è di competenza comunale) può apportate delle variazioni (in aumento o diminuzione).

Tali variazioni sono possibili mantenendosi all’interno di un range fissato dalla legge stessa. Ogni comune deve emanare a questo proposito una delibera. Una delibera che stabilisce le aliquote da applicare per calcolare l’IMU con riferimento agli immobili ricadenti nel comune stesso.

Le delibere IMU dei comuni sono pubblicate, oltre che sul loro sito istituzionale, anche sul portale web del Dipartimento delle Finanze.

Le regole fino al 2022 per le aliquote IMU per acconto e saldo

Come detto l’IMU è calcolata in acconto e saldo. Al riguardo, fino all’anno d’imposta 2022, regola voleva che:

  • l’acconto di giugno venisse calcolato applicando le aliquote del Comune in vigore l’anno precedente
  • il saldo era da calcolarsi con le nuove aliquote deliberate dal Comune per l’anno in corso. Ciò però a condizione che il Comune avesse comunicato al MEF le nuove aliquote entro il 14 ottobre dell’anno stesso e che la delibera fosse pubblicata sul portale del MEF entro il 28 ottobre.

Quindi, se non avesse rispettato i citati requisiti (comunicazione delibera e pubblicazione entro i menzionati termini) oppure laddove il comune non avesse deliberato nuove aliquota, il saldo andava calcolato con le stesse aliquote dell’acconto.

Le nuove regole per le aliquote nell’IMU 2023

Dal 2023, invece, la musica cambia. Queste le nuove regole stabilite con il comma 837 della legge di bilancio 2023:

  • l’acconto si calcola applicando le aliquote del Comune deliberate nel precedente anno. Pertanto per l’acconto IMU 2023 si utilizzano le aliquote del 2022
  • il saldo si calcola con le nuove aliquote deliberate dal comune per l’anno in corso, a condizione che la delibera sia caricata sul portale del federalismo fiscale entro il termine perentorio del 14 ottobre e pubblicata entro il 28 ottobre dello stesso anno. In mancanza di delibera o in mancanza di rispetto dei due termini del 14 ottobre e 28 ottobre, per il saldo si devono utilizzare le aliquote base previste dalla legge.