Dopo che il decreto Rilancio ha abolito la prima rata di acconto IMU 2020 per il settore turismo della quota-Stato e quota-Comune, ora, con il decreto di agosto, potrebbe arrivare anche l’esenzione dal saldo in scadenza il prossimo mese di dicembre. È l’art. 62, della bozza del suddetto decreto, infatti, a prevederlo, aggiungendovi peraltro anche il settore dello spettacolo. Ricordiamo che l’acconto era in scadenza la scorso 16 giugno.

Ambito soggettivo dell’esenzione IMU settore turistico e spettacolo

Il menzionato art.

62 (nel suo testo in bozza) prevede nel dettaglio che, in considerazione degli effetti connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020, non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU), relativa a:

  • immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D/2, e relative pertinenze e installazioni funzionali, e immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici e teatrali, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

È altresì stabilito, con riferimento a quest’ultima categoria di immobili (D/3), che l’IMU non è dovuta per gli anni 2021 e 2022 sempre nella condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

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