Dopo i commercialisti, anche i tributaristi chiedono una proroga del termine di versamento imposte sul reddito (e sostitutive).

La richiesta non è per uno slittamento provvisorio (quindi, solo per quest’anno) ma di tipo strutturale (per sempre). In particolare, spostare dal 30 giugno al 20 luglio la data ultima per il pagamento del saldo e primo acconto.

Ricordiamo che, in base alle scadenze vigenti:

  • entro il 30 giugno 2022, si paga il saldo imposte 2021 e primo acconto 2022
  • entro il 30 novembre 2022, si va alla cassa per il secondo o unico acconto 2022.

Per il saldo e primo acconto c’è tempo fino al 22 agosto

Con riferimento alla scadenza del 30 giugno, tuttavia, è data possibilità di pagare entro i 30 giorni successivi (quindi, entro il 30 luglio), applicando una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.

Essendo però il 30 luglio 2022 è sabato slitta al 1° agosto. La scadenza finisce al 22 agosto, in quanto il 1° agosto, a sua volta, cade nel periodo di sospensione feriale. Quindi, si può pagare il saldo 2021 e primo acconto 2022 anche entro il 22 agosto applicando la maggiorazione dello 0,40%.

Imposte sul reddito, una proroga strutturale

Già i commercialisti chiedevano al legislatore (Comunicato CNDCEC) di intervenire per spostare la scadenza del 30 giugno al 20 luglio (con possibilità di pagare al 20 agosto applicando la maggiorazione dello 0,40%).

Per loro la proroga si renderebbe necessaria al fine di

consentire ai contribuenti e ai commercialisti che li assistono di effettuare l’adempimento senza affanni e con la dovuta diligenza professionale, nell’ottica di favorire la compliance e razionalizzare il calendario fiscale.

Ad essi ora si aggiungono anche i tributaristi. Il presidente INT (Istituto Nazionale Tributaristi), Riccardo Alemanno, condividendo la posizione dei commercialisti, evidenzia che

sono anni che in questo periodo immancabilmente si chiede la proroga dei pagamenti da autotassazione, a questa sorta di balletto di richieste bisognerebbe porre fine, spostando in via legislativa la scadenza al 20 luglio ovviamente sempre con la possibilità di versamento entro il 20 agosto con la maggiorazione dello 0,40%.

Si tratterebbe di questione di rispetto nei confronti di coloro che, pur nelle sempre maggiori difficoltà, adempiono con correttezza ai propri obblighi tributi (Comunicato INT del 21 giugno 2022).