Anche se per adesso, i modelli di Dichiarazione redditi 2023 (anno d’imposta 2022) sono disponibili solo in bozze, è già delineato il calendario per il versamento delle imposte. Ci riferiamo alle imposte sul reddito (IRPEF, addizionali comunale e regionale, ecc.) che scaturiscono dalla dichiarazione stessa.

E ci riferiamo a coloro che presentano la dichiarazione con il Modello 730 “senza sostituto d’imposta” o con il Modello Redditi Persone Fisiche.

Per chi, infatti, presenterà la propria dichiarazione redditi con il 730 “con sostituto d’imposta”, il debito d’imposta sarò trattenuto direttamente in busta paga (se lavoratore dipendente) o cedolino pensione (se pensionato).

Questa trattenuta sarà fatta dal mese di luglio (per i dipendenti) oppure agosto/settembre (se pensionato).

Imposte sul reddito, le scadenze 2023

Coloro che, invece, presenteranno la Dichiarazione redditi 2023 (anno d’imposta 2022) con 730 senza sostituto oppure con Modello Redditi Persone Fisiche, dovranno preoccuparsi autonomamente del pagamento delle imposte sul reddito che ne dovessero scaturire.

Ecco, quindi, le scadenze da ricordare:

  • 30 giugno 2023 (ovvero 30 luglio 2023 con maggiorazione dello 0,40%) per il versamento del saldo 2022 e primo acconto 2023
  • 30 novembre 2023, per il versamento del secondo o unico acconto 2023.

La data del 30 luglio 2023, tuttavia, può slittare al 21 agosto 2023. Questo perché, il giorno 30 luglio cade di sabato ed il 31 luglio di domenica.

Quindi, la data slitterebbe al 1° agosto 2023. Poiché però dal 1° agosto al 20 agosto di ogni anno c’è la c.d. sospensione feriale degli adempimenti fiscali, il tutto finisce al 21 agosto 2023.

È possibile rateizzare, al massimo fino a novembre, il saldo 2022 e primo acconto 2023. Non è, invece, ammesso rateizzare il secondo o unico acconto 2023.

Per le persone decedute nel 2022 o entro il 28 febbraio 2023 i versamenti devono essere effettuati dagli eredi nei termini ordinari sopra indicati. Per le persone decedute successivamente, i termini sono prorogati di sei mesi.

Come fare il versamento

Il pagamento delle imposte sul reddito è da farsi con Modello F24.

Al riguardo occorre considerare le seguenti regole, che sono diverse a seconda che a versare sia un soggetto titolare di partita IVA o non titolare di partita IVA.

I titolari di partita IVA devo pagare esclusivamente con Modello F24 telematico. Non possono usare il cartaceo.

I NON titolari di partita IVA, possono utilizzare anche il Modello F24 cartaceo ma solo se non ci sono tributi compensati. IN caso contrario occorre esclusivamente fare l’F24 telematico.

Si tenga presente che tutte le date di scadenza qui indicate potrebbe essere oggetto di future variazioni in virtù di eventuali proroghe stabilisce dal legislatore fiscale.