“Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre. Lei non è mai esistita prima. Esisteva la donna, ma la madre mai. Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo“, affermava Osho. In realtà una donna si sente madre già nel momento stesso in cui scopre che una nuova vita sta crescendo dentro di sé. Un piccolo esserino in grado di cambiare per sempre la vita di ogni famiglia, con mamma e papà che hanno l’importante compito di prendersi cura di lui o lei.

Punto di riferimento per i figli, d’altronde, non vi è genitore che non farebbe di tutto pur di garantire la felicità della propria prole. Oltre all’affetto che lega per sempre genitori e figli, però, bisogna fare inevitabilmente i conti con questioni di carattere pratico. Ne sono una chiara dimostrazione i costi che bisogna sostenere per crescere e mantenere un figlio.

Spese che pesano sui nuclei famigliari, già duramente colpiti dalla crisi economica in atto. In tale ambito, fortunatamente, giungono in aiuto degli incentivi economici, come l’assegno maternità 2023. Ecco chi ne ha diritto e a quanto ammonta.

Importi, ISEE e come presentare la domanda: cosa fare per avere l’Assegno Maternità 2023

L’assegno di maternità 2023 è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni ed erogata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Si tratta di un contributo che viene riconosciuto alle neo mamme che non beneficiano di alcuna altra forma di trattamento economico a sostegno della maternità e può essere richiesto anche da coloro che hanno avuto un bambino in affidamento o in adozione nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno di riferimento.

Concesso per un periodo pari a massimo cinque mesi, l’importo dell’assegno di maternità viene adeguato ogni anno in base all’inflazione. Entrando nei dettagli, così come si evince dal comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri del 25 febbraio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

“L’assegno mensile di maternità ai sensi dell’art. 74 della legge 26 marzo 2001, n. 151, da corrispondere agli aventi diritto per l’anno 2023, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, se spettante nella misura intera, è pari a euro 383,46; per le domande relative al medesimo anno, il valore dell’indicatore della situazione economica equivalente è pari a euro 19.185,13“.

Chi rispetta il limite Isee poc’anzi citato, quindi, può richiedere al proprio Comune di residenza l’assegno di maternità.

Il regolamento può differire da un posto all’altro. Per questo motivo si invita a chiedere delucidazioni in merito agli uffici di competenza del proprio Comune in modo tale da poter sapere come fare per richiedere e beneficiare di tale importante prestazione economica a sostegno della maternità.