In Italia esistono due problematiche catastali che sembrano essere contrapposte: l’emergenza abitativa da un lato e gli immobili abbandonati dall’altro. Si tratta di seconde case da ristrutturare, spesso assegnate a più eredi in disaccordo e che quindi restano lì negli anni, inutilizzate a rischio di usucapione se i proprietari non controllano il perimetro. Ma perché la direttiva Minniti, nata sulla carta per favorire gli sgomberi delle case occupate abusivamente, rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio? L’allarme ai proprietari di immobili abbandonati e incustoditi è concreto e fondato oppure è solo una bufala razzista? E’ vero che il Governo potrà agire con lo sfratto statale requisendo la casa abbandonata e fatiscente e assegnando l’immobile a chi lo occupa e ci vive di fatto?

Mappa immobili abbandonati: sfratto statale e nuova assegnazione

Nella circolare si legge l’intento di effettuare una “ricognizione dei beni immobili privati e delle pubbliche amministrazioni inutilizzati” per consentire la predisposizione di “un piano per l’effettivo utilizzo e riuso a fini abitativi”.

A ben vedere i dati su questo fenomeno già esistono: secondo l’Istat sono circa sette milioni gli immobili privati non abitati (approssimativamente il 22,5% delle case in Italia) con una maggiore concentrazione in Liguria e Valle d’Aosta e nelle regioni del Sud.
Ma è tutto legittimo? La Costituzione prevede tale possibilità di espropriazione per fini di interesse generale ma dare priorità in quest’ottica all’emergenza abitativa appare un’interpretazione un po’ forzata. In questo contesto si inserisce anche la recentissima sentenza della Cassazione che ha giudicato legale l’occupazione abusiva di un immobile se per una notte e per esigenze di sopravvivenza, come quella di difendersi dal freddo.

I proprietari di immobili abbandonati devono temere lo sfratto statale?

Cresce la preoccupazione dei proprietari di seconde case. L’Associazione dei piccoli proprietari di casa, in un comunicato ufficiale diramato proprio in questi giorni, ha denunciato circa 49 mila gli alloggi pubblici occupati abusivamente (tra il 2004 e il 2013 le occupazioni abusive sono salite del 20%).

Sull’allarme degli effetti distorti della direttiva Minniti ci sono però da fare un paio di considerazioni: al momento si tratta di una circolare e quindi non prevede vincoli per i cittadini privati ma solo per le Pubbliche Amministrazioni. E’, in altre parole, un atto interno. E se mai una legge del genere dovesse passare, si potrebbe in ogni caso impugnarla dinanzi alla Corte Costituzione per contrasto con il principio secondo cui lo Stato riconosce la proprietà privata come inviolabile. Ben più logico e coerente sarebbe risolvere l’emergenza abitativa confiscando i beni alla Mafia oppure proseguendo con la politica di realizzazione degli alloggi popolari.

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